Ciclismo

Ciclismo femminile, inchiesta #MeToo: Martinello, Salvoldi e Chiappa ascoltati dalla Procura

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Il #MeToo nel ciclismo femminile è arrivato anche in Italia e la Procura della Federciclismo ha aperto un fascicolo “contro ignoti” per fare chiarezza sulla vicenda. Lo scandalo sulle molestie sessuali nel mondo del ciclismo è emerso dopo le accuse di quattordici atlete a un team manager belga, svelate dal Corriere della Sera, e si è poi allargato anche al nostro Paese.

Come riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ieri a Roma Nicola Capozzoli, investigatore della Fci, ha parlato per circa un’ora con Silvio Martinello, per chiedere delucidazioni in merito alle sue dichiarazioni in un’intervista al Giornale, in cui aveva parlato di “comportamenti non idonei e inopportuni di un tecnico”. Oggi invece sono stati convocati Edoardo Salvoldi, che dal 2005 ricopre il ruolo di c.t. della Nazionale femminile e con cui ha vinto oltre 200 medaglie, e Roberto Chiappa, ex pistard attualmente parte del corpo dei Carabinieri.

Al momento comunque, come precisano dalla Federazione, con ci sono “incolpati”, ma c’è comunque la necessità di fare chiarezza su una vicenda molto delicata, che è seguita da vicino anche dal Coni, come ha ribadito il presidente Fci, Renato Di Rocco: “Se c’è un cancro, lo estirpiamo. Condividiamo tutto con il Coni, mai una nostra sentenza è stata impugnata da loro, e questo è un vanto. Ciò che dice Martinello risale al periodo dal 2005 al 2007: parlammo subito con il tecnico, che fu diffidato. Con l’etica non scherziamo”.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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