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Ciclismo, Giulio Ciccone: “Adesso so dare il giusto valore alla vita. Ci tenevo a tornare a correre in Italia”

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E’ un Giulio Ciccone provato, ma anche riflessivo, quello che arriva a disputare la Coppa Agostoni a due settimane dal Mondiale nello Yorkshire. Dopo il Tour de France, infatti, il ciclista abruzzese ha dovuto fare i conti con qualcosa di molto più grande delle corse: la malattia della madre, scoperta a Grande Boucle conclusa. Ne ha parlato alla penna di Luca Gialanella per La Gazzetta dello Sport.

Sulla durezza del momento: “Adesso so dare il giusto valore alla vita. Noi corridori facciamo tanta fatica, lo sapete, ma vedendo mia mamma lottare così, ho capito quanto mi sentissi piccolo piccolo. Che quello che faccio io da ciclista era davvero poco. La vera sofferenza non è il nostro mal di gambe. I valori della vita e la sofferenza vera della vita sono altri. Sono esperienze che ti fanno riflettere, ora vedo tutto in maniera diversa. Anche nella mia testa tutto è cambiato“.

Sul trasferimento a Roma: “Abbiamo preso un appartamento e con papà ci siamo divisi i turni. Io al mattino mi allenavo e dal pomeriggio alla notte andavo in ospedale. E’ stato un momento davvero difficile, ci sono state complicazioni, ma adesso mamma ha lasciato la terapia intensiva ed è tornata nel reparto, il periodo più brutto è alle spalle“.

E un grazie va anche ai compagni: “Devo ringraziare la squadra e il medico Nino Daniele, mi sono stati vicinissimi. Nino mi ha aiutato a trovare i percorsi di allenamento, andavo verso Frascati, sulle strade fatte al Giro. Mi serviva anche per distrarmi un attimo“.

Sulla Coppa Agostoni: “Ci tenevo a tornare a correre in Italia. La condizione è quella che è […]. Sono felicissimo di gareggiare qui, soprattutto per i tifosi. Il Tour è stato un’esplosione per me, per la mia vita e per la famiglia. Farò tutte le corse italiane fino al Lombardia, che era uno dei miei grandi obiettivi ma onestamente non so come potrò arrivarci. Il mio pensiero è sempre là, in quella stanza dell’ospedale a Roma“.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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