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Ciclismo
Ciclismo, Mondiali 2019: Antonio Tiberi supersonico! Rompe un pedale, si ferma e poi conquista l’oro nella cronometro juniores!
Antonio Tiberi non era il favorito numero uno per la prova a cronometro maschile juniores odierna dei Campionati Mondiali 2019 dello Yorkshire. Non era nemmeno la prima punta della selezione azzurra. Dopo un problema meccanico in partenza, che gli è costato oltre 30″, per lui sembravano non esserci più chance di medaglia. Invece, il laziale è tornato in sella, non ha perso concentrazione ed è stato autore di una prova stellare, che gli ha permesso di rimontare corridori su corridori e registrare il miglior tempo assoluto. Con il successo odierno Tiberi diventa il primo uomo italiano a vestire una maglia iridata da Ballan nel 2008 (parliamo di solo ciclismo su strada, ovviamente).
La gara ha visto a lungo in testa l’estone Henri Treimuth. La cose, però, sono cambiate rapidamente quando sono scesi in strada i primi big, vale a dire il tedesco Marco Brenner e l’olandese Enzo Leijsen. Il primo è partito più forte e ha fatto registrare i tempi migliori ai primi rilevamenti cronometrici, mentre il secondo è cresciuto alla distanza e, alla fine, lo ha superato negli ultimi km, prendendo, sul traguardo, la leadership temporanea.
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Poco dopo loro due è stata la volta di Tiberi, il quale subito giù dalla pedana ha accusato un problema meccanico e ha dovuto cambiare bici. Antonio, una volta tornato in sella, però, ha trovato immediatamente il colpo di pedale giusto. Il tracciato, privo di lunghi rettilinei e ricco di discese, curve e brevi tratti in salita, si è rivelato ben presto molto adatto a uno come lui che non è un cronoman puro, quanto più un passista-scalatore. Il laziale, il quale peraltro ha una posizione sulla bici da crono a dir poco invidiabile, si è preso rischi che gli altri non erano nemmeno in grado di concepire quando la strada scendeva. Quando, invece, tornava a salire, è sempre riuscito a rilanciare la sua azione con veemenza rara. Molti sono partiti forte per, poi, calare alla distanza. Lui, al contrario, è salito di colpi km dopo km.
Quando i big partiti alla fine hanno fatto registrare i primi intertempi, è stato subito chiaro che Tiberi aveva fatto una prova di livello superiore. L’unico che sembrava poter mettere in dubbio la vittoria di Antonio era lo statunitense Quinn Simmons, grande favorito della vigilia. Al contrario, l’altro azzurro, il campione europeo di specialità Andrea Piccolo, è sembrato un po’ spuntato già dai primi km. Simmons, ad ogni modo, è calato notevolmente nella seconda parte e, alla fine, ha dovuto alzare bandiera bianca, perdendo pure il podio per pochi secondi.
Alla fine Tiberi ha vinto con 8″ su Leijsen e 12″ su Brenner. Simmons è giunto 4° a 20″ mentre Piccolo si è dovuto accontentare del 6° posto a 30″ dall’altro azzurro. Antonio, che quest’anno si è era dimostrato più specialista delle cronoscalate, non vinceva una prova contro il tempo pianeggiante dal 10 maggio, quando si impose nella seconda tappa della Corsa della Pace. Nella giornata più importante, però, ha saputo trovare il colpo di pedale giusto che gli ha permesso, nonostante l’incredibile sfortuna, di concludere nel modo migliore la sua esperienza nella categoria juniores.
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Foto: comunicato Federciclismo