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Ciclismo, Mondiali 2019: Italia, è caccia all’impossibile. Azzurri non favoriti, serve l’invenzione

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È caccia all’impossibile, una sfida contro i più forti a livello internazionale. Sulla carta il tricolore sembra essere tagliato fuori dal podio, almeno andando a sentire addetti ai lavori e bookmakers, ma le carte in tavola potrebbero cambiare da un momento all’altro. In programma oggi la prova più importante della stagione, la gara in linea del Mondiale di ciclismo su strada nello Yorkshire. 

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La Nazionale italiana guidata da Davide Cassani tenta il tutto per tutto per andare a caccia di un titolo che manca ormai da precisamente undici anni: nel 2008 in quel di Varese infatti fu doppietta, con Alessandro Ballan che si impose davanti a Damiano Cunego (quello fu anche l’ultimo podio azzurro in questa gara). I favoriti sono altri: da Mathieu van der Poel, in formissima e adattissimo a questo percorso, a Peter Sagan, già tre volte iridato, passando per Michael Matthews e Julian Alaphilippe, ma l’Italia, correndo da squadra, può provare a far saltare il banco.

Serve un’invenzione, qualcosa che possa cambiare il normale svolgimento della gara: in un normale sprint ristretto infatti, il nostro capitano Matteo Trentin difficilmente ne avrebbe per poter battere i già citati favoriti. L’ex campione d’Europa sembra essere al top della forma, tiene bene sugli strappi e sulle lunghe distanze, dovrà però essere favorito dal lavoro di squadra per trovarsi al posto giusto nel momento giusto. La pioggia potrebbe favorire la compagine tricolore che negli ultimi eventi, soprattutto agli Europei, ha saputo sfruttare il maltempo: è successo lo scorso anno a Glasgow, così come quest’estate ad Alkmaar.

I battitori liberi italiani devono marcare a uomo gli altri ciclisti di punta e sfruttare anche gli attacchi da lontano. Alberto Bettiol, Gianni Moscon, Diego Ulissi e Sonny Colbrelli dovranno tenere sott’occhio soprattutto il Belgio, la squadra che potrebbe rappresentare il faro della corsa: non hanno un favorito principale, ma con uomini del calibro di Gilbert e Van Avermaet proveranno a scombinare i piani dei passisti veloci.

In pochi chilometri si può decidere l’intera corsa, ogni momento sarà quello giusto.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter Federciclismo

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