Ciclismo

Ciclismo, Mondiali 2019: la presentazione della corsa in linea juniores maschile. Italia a caccia di un altro oro

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Archiviate le cronometro, oggi iniziano le prove in linea ai Campionati del Mondo di ciclismo su strada che si stanno svolgendo nello Yorkshire. Ad aprire le danze saranno gli uomini junior, i quali si sfideranno su un percorso di 148 km che da Richmond va ad Harrogate. Nel finale sono previsti tre giri su quello che sarà il circuito conclusivo anche tra gli elite e che i corridori della categoria hanno già imparato a conoscere nella cronometro che prevedeva due giri di esso.

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L’Italia schiera una delle formazioni più forti al via. Punte quei Piccolo e Tiberi che, dopo la crono, ormai i più già conoscono, ma non solo. Infatti, tutti i componenti della selezione azzurra hanno chance di vittoria. Oltre ai due già citati, ci sono anche il campione d’Italia Gianmarco Garofoli, otto vittorie in stagione di cui le ultime due sono arrivate settimana scorsa, Alessio Martinelli, altro atleta che quest’anno ha colto otto successi, ed Edoardo Zambanini, in top-10 ai Campionati Europei di categoria. Nessuno di questi è un velocista (Martinelli, probabilmente, è quello che se la cava meglio allo sprint), motivo per cui la strategia sarà attaccare a ripetizione.

Per la verità sono molte le nazionali che non portano velocisti veri e propri, anche perché a questo livello è difficile trovarli. Le rivali più agguerrite e complete, sulla carta, sono Germania e Stati Uniti. I tedeschi vantano, come capitano, il plurivincitore di stagione Marco Brenner, 19 successi per lui nel 2019, e, al suo fianco, possono schierare due passisti in grado di prodursi in un’azione solitaria dalla media distanza quali Michel Hessmann e Georg Steinhauser e un uomo discretamente veloce come Hannes Wilksch.

Gli Stati Uniti rispondono con Quinn Simmons, l’uomo più in forma del momento dato che nell’ultimo mese ha vinto GP Ruebiland e Kreizer der Juniors, ma non solo. Magnus Sheffield, infatti, classe 2002, nelle corse di cui sopra è stato una validissima spalla del suo leader e lui, avendo un buono spunto veloce, potrà correre sulle ruote mentre il compagno prova ad attaccare. Anche due passisti come Michael Garrison e Matthew Riccitiello, comunque, non vanno sottovalutati.

Meno forti rispetto agli ultimi anni Belgio e Francia. I primi si affideranno a due corridori discretamente veloci come Alex Vandebulke e Ramses De Bruyne. I secondi, invece, hanno in Hugo Toumire, 2° alla Roubaix di categoria e 1° alla Corsa della Pace, il loro leader. Toumire, per la verità, nell’ultimo periodo non è andato fortissimo e, allora, occhio ai rapidi Axel Laurance e Alex Baudin e al campione di Francia Kevin Vauquelin.

Come spesso accade, invece, chi a livello juniores può contare su una nazionale incredibilmente competitiva è la Danimarca. Frederik Wandahl, già 5° l’anno scorso, William Blume Levy, vincitore del Fiandre junior 2019, e il veloce Robin Juel Skivild guideranno la selezione danese. I cugini della Norvegia, invece, sono meno quotati rispetto ad altre volte. Sakarias Koller Løland e Vegard Stokke sono comunque due frecce molto valide in ottica sprint, mentre Fredrik Gjesteland Finnesand è un atleta con le carte in regola per anticipare.

Chance di maglia iridata anche per i padroni di casa della Gran Bretagna, i quali, tra gli junior, nel 2019, hanno dominato in lungo e in largo. I leader sono Sam Watson, veloce e in formissima, e Max Walker, ma occhio anche a Lewis Askey, vincitore della Roubaix junior nel 2018 davanti all’azzurro Manfredi, e a Leo Hayter, fratello del più famoso Ethan. Squadra di outsiders molto adatti a questo percorso, invece, i Paesi Bassi. Il conquistatore dell’ultima Roubaix junior, Hidde Van Veenendaal è uno dei massimi favoriti in caso di arrivo allo sprint. Ma in ottica volata hanno anche un’altra ottima carta come Casper Van Uden. Axel Van der Tuuk, Enzo Leijnse e Lars Boven, invece, proveranno ad anticipare.

Molto interessante la Repubblica Ceca con Mathias Vacek, passista-scalatore che corre qua in Italia e il veloce Pavel Bittner. Il campione d’Europa, invece, l’ucraino Andrii Ponomar, potrà contare su un solo compagno, per cui non sarà facile per lui imporsi oggi. La Spagna presenta una selezione di scalatori, incentrata su Carlos Rodriguez Cano e Juan Ayuso Pesquera, per loro sarà importante fare corsa dura. Il Canada ha probabilmente l’uomo più veloce al via: Riley Pickrell. Ma sarà difficile, per lui, riuscire ad arrivare agli ultimi km con il gruppo di testa. Interessanti anche gli All Blacks che schierano diversi uomini che si sono messi in luce anche in Europa come il campione di Oceania Finn Fisher Black, Ari Scott, vincitore di una tappa alla Vuelta a Pamplona, Rueben Thompson, protagonista delle corse del calendario francese e Drew Christensen, 3° al recente Giro del Galles juniores.

Altri nomi interessanti sono: il finlandese Veeti Vainio, fresco vincitore de Tour de DMZ, gara coreana di Coppa delle Nazioni, il thailandese dominatore del campionato asiatico Tullatorn Sosalam, gli svedesi Hjalmar Klyver e Edvin Lovidius, entrambi grandi protagonisti al LVM Saarland Trofeo, i due colombiani Miguel Angel Hojos, campione panamericano in linea, e German Dario Gomes, il lettone Pauls Rubenis, lo sloveno figlio d’arte Bostijan Murn, i croati Carlo Jurisevic e Fran Miholjevic e il vincitore della Volta a Portugal juniores André Domingues.

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Foto: Twitter FCI

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