Ciclismo, Mondiali 2019: l’Italia sogna il podio nella cronometro a squadre mista. I favoriti e le possibili rivelazioni

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I Campionati del Mondo di ciclismo su strada, quest’anno, si apriranno domenica 22 con una prova appena nata: la Mixed Relay Team Time Trial. Essa consiste, sostanzialmente, in una cronosquadre ove le varie nazionali sono composte da due terzetti, uno maschile e uno femminile, dei quali uno parte per primo e, una volta arrivato, dà il cambio al secondo come in una staffetta. Vince la nazionale che realizza il tempo congiunto più basso.

Nell’unico precedente, avvenuto ai recenti Campionati Europei, a vincere sono stati i Paesi Bassi davanti alla Germania e all’Italia. Nella preselezione azzura sono presenti i sei che hanno ottenuto il bronzo alla rassegna europea, vale a dire: Edoardo Affini, Davide Martinelli, Manuele Boaro, Elisa Longo Borghini, Silvia Valsecchi e Vittoria Guazzini. Oltre a loro convocati anche: Elisa Balsamo, Elena Cecchini, Filippo Ganna, Tatiana Guderzo, Davide Plebani, Katia Ragusa ed Elia Viviani.

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Ci sono, dunque, tutti gli ingredienti per puntare a una medaglia. In particolare il tridente maschile che dovrebbe essere composto da due come Filippo Ganna ed Edoardo Affini (entrambi puntano a una medaglia nella cronometro individuale) più uno tra Viviani e Boaro, è tra i migliori al via della competizione. Tra le donne, invece, probabilmente saranno Cecchini, Guazzini e Longo Borghini a difendere i colori azzurri.

I favoriti, però, saranno nuovamente i Paesi Bassi. Gli Orange, nonostante le assenze delle loro cronowomen di punta, vale a dire Annemiek Van Vleuten, Anna Van der Breggen ed Ellen Van Dijk (con le quali avrebbero oggettivamente demolito la concorrenza), possono comunque schierare una sestetto di altissimo livello. Tra i preselezionati, infatti, troviamo gente che nelle prove contro il tempo ci sa fare alla grande come Jos Van Emden, Lucinda Brand, Amy Pieters e Bauke Mollema.

La Danimarca, la quale non ha partecipato alla Cronostaffetta Mista Europea, però, è forte tanto quanto. Tra gli uomini, infatti, possono vantare passisti del calibro di Julius Johanssen, Rasmus Quaade e Martin Toft Madsen. Tra le donne, inoltre, potrebbero schierare un tridente di assoluta qualità composto da Cecilie Ludwig Uttrup, Emma Cecilie Jorgensen e Pernille Mathiesen. Non scherza nemmeno la Germania vicecampione d’Europa in carica. Lisa Klein, 2° agli ultimi Europei a crono, Trixi Worrack e Lisa Brennauer tra le donne e Tony Martin più due tra Nills Politt, Jasha Sutterlin e Lennard Kamna tra gli uomini.

Difficile che le altre nazionali possano competere per un posto sul podio. Belgio e Francia furono, rispettivamente, quarti e quinti agli Europei, ma persero oltre un minuto dall’Italia terza. La Spagna tra le donne è molto lontana dalle migliori. Al contrario il Regno Unito può schierare una batteria ben bilanciata, ma priva di trascinatori del calibro di quelli che possono vantare Paesi Bassi, Danimarca, Germania e Italia. La grande sorpresa, invece, potrebbe essere la Slovenia. Il terzetto composto da Primoz Roglic, Tadej Pogacar e Matej Mohoric (o in alternativa Jan Tratnik) non teme nessuno tra gli uomini, anzi. Tra le donne il livello di non è così alto, ma c’è una buona cronowoman quale Eugenia Bujak che potrebbe permettere al terzetto femminile di fare un tempo discreto.

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Foto: Valerio Origo