Matteo Trentin ha colto un importante argento ai Mondiali di ciclismo 2019. La sua condotta è stata splendida per tutta la corsa e nella volata finale non ha avuto gambe sufficienti per mettere in piedi lo sprint vincente. Subito dopo aver terminato le sue fatiche, ai microfoni di Rai Sport ha descritto così la prova e quello che è il suo stato d’animo in questo momento. “È una medaglia sicuramente agrodolce. Sin dall’ultimo giro pensavo solo alla volata, alla fine sono stato battuto nonostante fossi il più veloce, quantomeno sulla carta. Oggi abbiamo dimostrato ancora una volta che dopo 260 Km tutti gli scenari possono essere ribaltati. Io credo di aver fatto tutto nella giusta maniera, i 200 m sono la mia distanza. Ho fatto quello che sono solito fare. Pedersen è stato più bravo, non c’è niente da fare”.
L’argento sotto diversi punti di vista può anche essere considerato una sconfitta, ma il capitano azzurro non ha dubbi. “Ero venuto qua per vincere, avevo la gamba giusta e alla fine ci sono arrivato molto vicino. Normale che non sia felice, sarà un po’ dura da mandare giù. È un vero peccato perché abbiamo dimostrato ancora una volta di meritare queste posizioni e di essere protagonisti. I miei compagni hanno fatto tutti un gran lavoro, mi dispiace non aver coronato la giornata con il successo”.
Una giornata davvero epica, che il vice-campione del mondo ha così descritto: “È stata una corsa particolarmente dura, forse al limite come condizioni. Sto ancora tremando dal freddo, e anche sul podio ero intirizzito. Oggi davvero non era una corsa normale, alla fine tutti i favoriti si sono ritrovati senza gambe molto distanti dal traguardo”.
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francesco.zambianchi@oasport.it
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Foto: Pier Colombo