Seguici su

Ciclismo

Ciclismo, Mondiali 2019: Michael Matthews, la grande chance. L’australiano non teme la durezza del tracciato e punta allo sprint

Pubblicato

il

Secondo a Richmond 2015, quarto a Doha 2016 e terzo a Bergen 2017. Michael Matthews è già salito due volte sul podio di un Campionato del Mondo negli ultimi quattro anni, ed è pronto per il definitivo salto di qualità per Yorkshire 2019. Mancano davvero poche ore alla prova in linea degli uomini Élite che andrà in scena domenica 29 settembre, e dove il capitano dell’Australia figura come uno dei più grandi favoriti, dato il percorso decisamente adatto al ventinovenne del Team Sunweb.

Matthews avrà al suo fianco una formazione compatta e veramente interessante, dove spicca su tutti Simon Clarke, la seconda punta degli australiani, poi il riconfermato campione del mondo a cronometro Rohan Dennis, Mitchelll Docker, Luke Durbridge, Nathan Haas, Jack Haig e Rory Sutherland. Uno squadrone pronto a coprire nel miglior modo possibile il capitano, che non ha intenzione di commettere nuovamente gli errori fatti in passato, ed è per questo che dovrà fidarsi in primis di se stesso, perchè in un possibile finale allo sprint non potrà sbagliare alcun tipo di mossa e cogliere il momento giusto per uscire allo scoperto.

Un po’ come ha fatto a metà mese in occasione del GP del Quebec da lui conquistato. Il corridore di Canberra infatti, si è ritrovato di fronte alla maggior parte dei favoriti di questa domenica, da Peter Sagan a Greg Van Avermaet e Julian Alaphilippe, battuti, anzi, beffati nel finale dopo il loro grandissimo forcing negli ultimi tre chilometri, e che si sono poi dovuti arrendere davanti alla tattica perfetta di Matthews, che era riuscito a gestirsi alla grande resistendo molto bene nei saliscendi della corsa canadese; e che un po’ assomiglia al finale di gara di questo Campionato del Mondo. In volata ha sfruttato le energie ormai al capolinea di Sagan, Van Avermaet e Alaphilippe per sorpassarli a doppia velocità nello sprint da lui dominato al termine degli ultimi 1000 metri non propriamente da velocisti ma da attaccanti, uomini veloci sì, ma resistenti sulle pendenze.

Insomma, se la sua condizione fisica sarà la medesima fatta vedere in Quebec, Michael Matthews sarà un rivale veramente ostico, ed è probabilmente il velocista più resistente su questo tracciato, oltre a quel fenomeno di Peter Sagan. Questa è la chance della vita dopo un argento e un bronzo, e i sogni dell’australiano si fanno sempre più esigenti. Il Mondiale dello Yorkshire è alla sua portata e non andrà minimamente sottovalutato.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter 

@lisa_guadagnini

Foto: Valerio Origo

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità