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Coppa Sabatini 2019: grandissimo assolo di Alexey Lutsenko dopo 80 chilometri di fuga solitaria

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Alexey Lutsenko è il vincitore della sessantasettesima edizione della Coppa Sabatini 2019 – Gran Premio Città di Peccioli. L’azione buona all’altezza del chilometro 110, quando il kazako del Team Astana , presente nella fuga del giorno, ha rotto gli indugi nel gruppetto dei battistrada involandosi nella sua azione solitaria a poco più di metà gara; attacco che gli ha garantito una meritatissima vittoria. Un numero il suo, che riscatta il secondo posto ottenuto alla Coppa Agostoni. Secondo posto per Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida), che batte nella volata a tre degli inseguitori che si sono battuti per riportarsi sul kazako, Simone Velasco (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM). Quarto Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy).

195,5 chilometri per la Coppa Sabatini 2019. Un percorso contraddistinto dalle salite di Terricciola, Chianni, Lajatico e lo strappo di Peccioli. Dopo diversi allunghi a inizio gara, ecco l’attacco buono per la fuga del giorno comprendente Sho Hatsuyama (Nippo-Vini Fantini), Egan Bernal (Team Ineos), Alexey Lutsenko, Dmitriy Grudzev (Astana Pro Team), Antonio Nibali (Bahrain-Merida), Simone Petilli (UAE Team Emirates), Davide Formolo (Nazionale Italiana), Stefan Bissegger (Nazionale Svizzera), Simone Ravanelli (Androni Giocattoli-Sidermec), Lorenzo Fortunato (Neri Sottoli Selle Italia KTM), Anthony Delaplace (Team Arkea-Samsic), Alessandro Fedeli (Delko Marseille), Evgeny Shalunov (Gazprom-Rusvelo), Natnael Berhane (Cofidis), Fabien Doubey (Wanty-Gobert), Simon Pellaud e Anthony Rappo (IAM Excelsior). Il loro vantaggio cresce piano piano, ma non supera i due minuti sul gruppo comandato dalla Bahrain-Merida.

ll primo a perdere contatto tra i battistrada è Rappo. La situazione in corsa cambia verso il chilometro 110 dove attacca Lutsenko, mentre Bernal, Antonio Nibali, Petilli, Ravanelli, Fedeli e Doubey si portano all’inseguimento del kazako che guadagna a vista d’occhio sugli otto rimasti della fuga; mentre il gruppo è a due minuti. Lutsenko continua la sua corsa solitaria, mentre gli inseguitori vengono ripresi. A 35 chilometri dal traguardo il portacolori dell’Astana ha 2’10” di vantaggio sul gruppo. Il plotone inizia il suo inseguimento nei confronti del battistrada a 27 chilometri da Peccioli. A due giri dal termine Lutsenko ha 1’40” nei confronti del plotone che appare scatenato e molto frazionato. Prova a rilanciare l’ecuadoriano Jhonatan Narvaez (Team Ineos) seguito da una decina di corridori. Staccato a pochi secondi quel poco che ne è rimasto del gruppo. Ripreso Narvaez ecco che arriva l’attacco da parte di Simone Velasco (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) e Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy); mentre Alberto Bettiol (EF Education First) subisce un problema meccanico.

Ai meno 15 Alexey Lutsenko comanda con 1’30” sul terzetto appena citato e 2′ sul gruppo. La situazione in corsa non cambia neanche al suono della campana dell’ultimo giro sul traguardo di Peccioli. A 10 chilometri dell’arrivo Lutsenko ha 1’20” di vantaggio sui tre inseguitori: Colbrelli, Velasco e Sbaragli che non riescono ad avvicinarsi al kazako nonostante l’accordo in questo gruppetto tricolore. Ormai è fatta, e dopo oltre 80 chilometri di fuga solitaria il ventisettenne di Petropavl può alzare meritatamente le braccia al cielo facendo sua la 67^ edizione della Coppa Sabatini. Sonny Colbrelli fa sua la lunga volata a tre degli inseguitori, mentre Simone Velasco chiude il podio. Quarto Sbaragli, quinto Filippo Ganna (Team Ineos), scattato fuori dal gruppo nel finale di gara.

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@lisa_guadagnini

Foto: Lapresse

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