Ciclismo
Coppa Sabatini 2019, la presentazione della corsa: percorso, favoriti e italiani. Cobrelli e Ulissi i più indiziati al successo
Domani si terrà la 67esima edizione della Coppa Sabatini-Gran Premio Città di Peccioli. Partenza alle 11.30 da Peccioli, con arrivo nella stessa sede verso le 16.00. Il percorso, di 195 km, è quello classico della gara in questione con, nel finale, sei giri da effettuare lungo l’ormai abituale circuito conclusivo della Coppa Sabatini e arrivo sullo strappo che da anni contraddistingue questa corsa. Sarà, dunque, gara per velocisti che riescono a sprintare su finali che tirano all’insù. L’albo d’oro recente, ove troviamo nomi come Sonny Colbrelli, Andrea Pasqualon e Juanjo Lobato, d’altronde parla chiaro.
I favoriti principali sono due: Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Il bresciano qua ha già vinto due volte (nel 2014 e nel 2016), proprio perché ha le caratteristiche ideali per eccellere sullo strappo in cui è piazzato il traguardo. Nelle classiche canadesi ha deluso le aspettative, ma la gamba dovrebbe esserci, dato che solo un paio di settimane fa era stato dominante al Giro di Germania. Il toscano del team emiratino, invece, è l’uomo più in forma del momento. Settimana scorsa è stato 4° al GP di Quebec e 2° al GP de Montreal, infatti. Diego non ha le punte di velocità del collega della Bahrain, ma è abbastanza esplosivo da potersi imporre in una volata numerosa quando la strada tira all’insù, non a caso fu trionfatore della Coppa Sabatini nell’ormai lontano 2013.
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Il vincitore uscente Juan José Lobato (Nippo-Vini Fantini) sarà ovviamente della partita, ma non sembra avere la gamba per replicare il successo del 2018. Di recente non è riuscito nemmeno a vincere una tappa nel modesto Tour de Hokkaido. C’è da dire, però, che anche l’anno scorso arrivava a fari spenti, dunque, è meglio non sottovalutarlo. Così come va sempre tenuto in considerazione Andrea Pasqualon (Wanty-Groupe Gobert), il quale ha un grande feeling con questa corsa, dato che l’ha conquistata nel 2017 e ha fatto 2° nel 2016 e nel 2013. Il vicentino, dopo un inizio di stagione poco convincente, è salito di colpi nell’ultimo periodo, trovando anche il primo successo stagionale al Tour du Poitou-Charentes.
Tra gli altri italiani da tenere in considerazione ci sono Andrea Vendrame (Androni Giocattoli-Sidermec), molto adatto a gare in linea con arrivo su brevi salite, Vincenzo Albanese (Bardiani CSF), Mauro Finetto (Delko Marseile), 3° qua nel 2015, Giovanni Visconti (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), qua vincitore sia nel 2006 che nel 2007, Marco Canola (Nippo-Vini Fantini) e Simone Consonni (UAE Team Emirates).
Molto curiosa, oltretutto, è la situazione della nazionale italiana. Alberto Bettiol è l’ovvio capitano, ma il CT Davide Cassani ha deciso di portare anche il campione europeo U23 Alberto Dainese. Dainese si era rivelato al mondo nel 2018 vincendo una gara ben più dura della Coppa Sabatini quale il Trofeo Città di San Vendemiano. Quest’anno il trevigiano sembra aver sacrificato un po’ delle sue qualità in salita per guadagnare ulteriore spunto veloce, tuttavia al recente Giro di Repubblica Ceca ha dimostrato di sapersela ancora cavare su percorsi mossi e, dunque, molto probabilmente può essere competitivo anche a Peccioli. Non a caso nella nazionale italiana è presente anche il suo storico pesce pilota ai tempi della Zalf Gregorio Ferri, oltre a un altro uomo molto veloce come Michele Gazzoli, che già aveva fatto parte del treno vincente nella rassegna europea di inizio agosto.
Tra le squadre straniere troviamo diversi altri nomi adatti a questo percorso. Citiamo Anthony Perez e Julien Simon (Cofidis), il secondo quest’anno ha battuto Vendrame sullo strappo che portava al traguardo del Tour du Finistère, Nikolay Cherkasov (Gazprom-Rusvelo), di recente 3° alla Coppa Agostoni, il veterano, che non necessità di presentazioni, Michael Albasini e il giovanissimo Steffan Bissegger (Nazionale Svizzera), quest’ultimo un corridore completo, forte in salita e veloce, che al Tour de l’Avenir ha vinto su un arrivo simile a quello di Peccioli, il campione francese Warren Barguil (Arkea-Samsic) e il duo Jhonnatan Narvaez ed Edward Dunbar (Ineos).
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Foto: Pier Colombo