Formula 1
F1, analisi prove libere GP Singapore 2019: Hamilton pronto a dominare il weekend, la Ferrari risponde presente sul passo
Il venerdì di prove libere a Marina Bay, sede del GP di Singapore 2019 di F1, è andato in archivio con le due sessioni di prove libere che hanno mostrato lo scenografico passaggio dalle prime luci del tramonto alla suggestiva atmosfera notturna di luci che caratterizza ed esalta questo appuntamento. Tanta azione in pista ma un solo nome esce, dirompente, da questa giornata di prove e non poteva che essere quello di Lewis Hamilton.
Il britannico della Mercedes ha regolato tutti nella seconda sessione portando la sua W10 a girare in 1:38.773, rifilando 184 millesimi alla Red Bull di Max Verstappen, davvero l’unico a riuscire a restare vicino abbastanza ai suoi tempi da lasciare aperta qualche piccola speranza di non vedere un uomo solo a dominare per tutto il weekend. Fin dai primi giri con gomma media Hamilton ha subito mostrato un passo decisamente invidiabile, confermando la perfetta sintonia della sua vettura con questo tracciato e approfittando anche delle condizioni della pista in continuo miglioramento con l’abbassarsi della temperatura.
Al terzo posto è salito Sebastian Vettel, ma gli otto decimi accusati dal tedesco lasciano ben poche speranze alla Ferrari di poter pensare di lottare per il podio durante questo fine settimana già ampiamente preannunciato come uno dei più critici per la SF90. Il teutonico si è rivelato più in palla del compagno Charles Leclerc per buona parte del turno e gli ha rifilato quasi 4 decimi nella simulazione di qualifica, ma un lampo del monegasco proprio sul finire di sessione con gomme usate lascia ben sperare che anche in casa Ferrari si possa lottare ed evitare figuracce come quella incassata all’Hungaroring. Il passo delle Rosse, in particolare con Vettel, è sembrato abbastanza positivo e gli aggiornamenti portati soprattutto sul muso della vettura sembra abbiano funzionato a dovere in direzione di una miglior gestione degli pneumatici in termini di usura.
Non ci siamo dimenticati di Valtteri Bottas. Il finlandese, reduce dal botto della mattinata, si è classificato quarto a 1.1 dal compagno ma senza aver mai attaccato davvero il tempo in quanto Mercedes ha optato per differenziare le strategie rispetto a Hamilton e ha chiesto a Bottas di chiudere il turno su gomma media. Dopo un esordio molto convincente a Spa continua il difficile compito di Alex Albon in Red Bull. Il thailandese non solo ha accusato un ritardo di un secondo da Verstappen anche oggi ma ha anche perso la sua vettura ad inizio sessione in curva 10, distruggendo l’ala anteriore.
L’MVP di giornata può essere forse anche dichiarato Nico Hulkenberg che parte alla grande in un fine settimana dove deve mettersi in luce per via delle numerosi voci di mercato che ormai lo stanno associando sempre di più all’unico possibile sedile rimasto non confermato per la prossima stagione, quello dell’Alfa Romeo. Antonio Giovinazzi è reduce da un paio di prestazioni convincenti (anche se a Spa ha rovinato tutto con un errore molto grave) ma l’esperienza del tedesco potrebbe fare la differenza per il Team Principal Frédéric Vasseur, da sempre legato a Nico.
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michele.brugnara@oasport.it
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