Formula 1
F1, GP Belgio 2019: Charles Leclerc e lo stile “sovrasterzante” che fa la differenza nei confronti di Sebastian Vettel
16 ottobre 1997: è questa la data di nascita del pilota più giovane della storia della Ferrari a ottenere un successo con la Rossa in F1 e il suo nome è Charles Leclerc (di Jacky Ickx il precedente primato a 23 anni, 6 mesi, 7 giorni ). Nell’Università dell’automobile a Spa (Belgio), a 21 anni, 10 mesi, 16 giorni, Charles si è laureato a pieni voti: pole position con nuovo record della pista e prima vittoria in carriera e con i colori del Cavallino Rampante. Un risultato che, però, il monegasco non si è potuto godere fino in fondo per via della scomparsa dell’amico Anthoine Hubert, deceduto a causa di un bruttissimo incidente nel corso della gara di F2. Un episodio che ha fortemente colpito l’animo del ragazzo del Principato, abituato però a fronteggiare dolori così importanti. Vengono in mente le gravi perdite del padre e di Jules Bianchi.
A destare però sensazione è stata la sua prestazione in rapporto a quanto fatto vedere dal compagno di squadra Sebastian Vettel. Il quattro volte campione del mondo non ha mai avuto il passo per mettere in difficoltà il team-mate ed è stato costretto ad anticipare (forse anche troppo) la sosta in gara, ritrovandosi a metà corsa con le gomme finite. Ecco che, con grande umiltà, Sebastian si è messo al servizio del compagno di scuderia, tenendo dietro alcuni giri Lewis Hamilton e consentendogli di accumulare un margine di sicurezza nei confronti dello scatenato britannico della Mercedes.
Una Ferrari quindi più nelle mani del n.16? Sembrerebbe di sì e il problema di gomme patito da Vettel lo confermerebbe.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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