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F1, GP Italia 2019: analisi prove libere. Leclerc e l’effetto “Spa”, Mercedes fortissima sul passo gara in condizioni variabili

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E’ all’insegna dell’incertezza che termina questa prima giornata di prove libere sul tracciato di Monza, sede del 14° round del Mondiale 2019 di F1. Nel Tempio della velocità c’erano grandi attese sugli esiti del day-1 e non è semplice capire gli equilibri in pista per via dell’arrivo della pioggia che, a intermittenza, ha disturbato non poco il lavoro dei piloti e dei team. E, dunque, quali sono i punti cardine di questo fine settimana brianzolo?

LECLERC, EFFETTO “SPA” – Il buon Charles sembra su una nuvola: primo nelle FP1 e primo nelle FP2. Un effetto “Spa” che si riverbera anche in Italia per Leclerc, lui che tanto attendeva quella che vittoria, arrivata nell’Università delle quattro ruote, in uno dei giorni più tristi per lui per la morte dell’amico Anthoine Hubert in F2. In un altro luogo mitico e storico per gli appassionati, la sua guida sovrasterzante si confà a una SF90, come al solito, un po’ ballerina sul posteriore ma lui di talento si è preso, anche per una questione di orgoglio, il miglior crono in condizioni di umido e di asciutto. Del resto si sa, quando si vince vuoi rifarlo ancora e il ragazzo del Principato ha questo obiettivo: imitare quel che seppe fare Lewis Hamilton nel 2007 (pilota che vinse le sue prime due gare in F1 consecutivamente) e quella doppietta Canada-Usa con la McLaren. L’auspicio, in questo caso, è con qualche polemica in meno rispetto ai fatti di Indianapolis tra Lewis e Fernando Alonso. Chi è di buona memoria ricorderà…Tornando all’oggi, la velocità e la confidenza con la Ferrari fanno ben sperare. A questo punto non resta che esprimere il meglio nel time-attack e domenica.

MERCEDES FORTISSIMA SUL PASSO GARA – Le Mercedes ci sono e lo hanno detto chiaramente. Hamilton, uno che a Monza ha vinto 5 volte, un’idea per battere la Ferrari ce l’ha e in un solo colpo imporsi nel fortino dei rivali e mettersi dietro un mito in “Rosso” (Michael Schumacher e i 5 trionfi a Monza). La W10 del britannico si è fermata a pochi millesimi da Leclerc, per la precisione 68, ed è stata costante sul passo gara, sempre al di sotto dell’1’25”. La pioggia non ha scosso il campione nativo di Stevenage e, a differenza di Spa, nella simulazione con poca benzina a bordo non si è così distanti. Quel volpone di LH44, poi, sa sfruttare tutto quello che accade e la scia del buon Valtteri Bottas (4° a 0″369 dal vertice) ha regalato all’asso britannico il record nell’ultimo settore e un vantaggio chiaro.

Un’anticipazione di quanto accadrà domani? Di sicuro, pensando a domenica, le monoposto di Brackley possono ridere della possibile criticità del blistering.

VETTEL E IL FEELING UN PO’ PERDUTO – 6 o 7 lunghi in mattinata sul bagnato e qualche errorino nel pomeriggio. No, questa SF90 non sembra proprio piacere a Sebastian Vettel. Il tedesco, terzo a 0″201 dal compagno di team, ha confermato le medesima difficoltà riscontrate in Belgio. Il 4 volte iridato è parso sempre in lotta con la macchina, non riuscendo a tirar fuori il potenziale della monoposto a differenza di Leclerc. Un aspetto ancor più evidente sul passo gara, dove ancora una volta Sebastian ha sofferto molto con il posteriore. Altro weekend di sofferenza e da gregario? Lo scopriremo.

VERSTAPPEN NON MALE ANCHE SE...- Non è la pista preferita dalla Red Bull ma la monoposto, soprattutto per la gara, appare ben settata. Ottimo lo stint con le medie dell’olandese Max Verstappen. Orange che ha concluso in quinta posizione a 0″372 dalla Ferrari. Servirà questa consistenza in corsa al tulipano, vista la penalità comminatagli: Max dispone della quarta specifica di Power Unit e scatterà dal fondo della griglia. Un male necessario che, comunque, potrebbe consentirgli di rimontare su una pista dove si può sorpassare, anche grazie a una gestione oculata degli pneumatici.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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