Formula 1
F1, GP Italia 2019: Charles Leclerc nuovo Condottiero Rosso. Freddezza e sangue freddo da campione
Ci sono piloti e ci sono fuoriclasse. La vittoria del monegasco Charles Leclerc a Monza (sede del GP d’Italia 2019 di F1) ha i chiari tratti della magia. Sì, perché questi 53 giri ce li siamo proprio goduti nel Tempio della velocità: una lotta dura, maschia e al limite. Serve talento, coraggio, cuore e anche una dose di cattiveria/malizia per vincere. I santi sui tracciati non ci sono, esistono i vincenti e i perdenti.
Il ragazzino del Principato quest’oggi ha suonato la sua seconda sinfonia nel Circus, concedendo il bis dopo il trionfo “triste” a Spa (Belgio) e consentendo al Cavallino Rampante di tornare sul podio più alto dopo 9 anni tra le mura amiche. Leclerc replica, tra l’altro, quanto seppe fare Lewis Hamilton nel 2007, vale a dire vincere le sue prime due gare in F1 consecutivamente. Indizi che fanno una prova? Lo scopriremo. 25 punti dal sapore particolare anche perché sul circuito brianzolo, dove si è fatta la storia, non è più corretto parlare di pilota con potenzialità, ma di un nuovo “Condottiero Rosso”.
Nel giorno in cui probabilmente Sebastian Vettel perde i titoli di “Capitano”, visto l’errore alla variante Ascari, Charles si guadagna coi fatti lo status di leader in squadra: 182 contro 169 i punti in favore del monegasco nella graduatoria generale, due vittorie, quattro pole position, contro l’unica del quattro volte iridato, sono la realtà. E’ lui il prescelto per riportare il titolo sotto l’insegna del Cavallino Rampante? Probabilmente sì, e oggi il 21enne nativo nel Principato lo ha detto chiaramente, rispondendo colpo su colpo agli attacchi delle Mercedes, andando forse anche oltre, come in quel ruota a ruota all’ingresso della variante della Roggia con Hamilton.
Fortunato Charles a non essere punito al di là di un’ammonizione? Di fatto, dopo l’episodio in Austria, quando è stato troppo “rispettoso” dell’avversario, ha cambiato registro e si è adeguato alla lotta, senza concedere nulla. Oggi ne abbiamo avuto una dimostrazione e del resto questo spirito battagliero è insito in chi ha fame e voglia di andare anche oltre per centrare i propri obiettivi. Leclerc c’è riuscito, e merita tutti i riconoscimenti del caso.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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