F1, GP Italia 2019: cosa è successo nelle qualifiche a Monza? Figuraccia memorabile tra giochi di scie e bandiera a scacchi

Dalla caccia alle streghe alla caccia alle scie. Si può giocare e parafrasare finché si vuole ma quanto è avvenuto nel corso delle qualifiche del GP d’Italia, quattordicesimo round del Mondiale 2019 di F1, non è bello.

Sì, perché il rallentamento e i giochi strategici del Q3 del time-attack a Monza non sono stati di certo all’insegna della correttezza e dell’agonismo puro. La melina a cui si è assistito, con nessuno che voleva mettersi davanti a tirare, ha infatti portato quasi tutti a prendere la bandiera a scacchi alla conclusione del giro di lancio dell’ultimo tentativo, con l’eccezione del monegasco Charles Leclerc, in pole position, e dello spagnolo Carlos Sainz (settimo).

Una sfida contro il tempo non per essere più veloce degli altri ma per evitare la beffa quella andata in scena, ricordando un po’ quanto avviene nella classe Moto3 del Motomondiale. Una situazione nella quale a rimetterci sono stati le due Mercedes del britannico Lewis Hamilton e del finlandese Valtteri Bottas, rispettivamente secondo e terzo, ma soprattutto l’altro alfiere di Maranello Sebastian Vettel (quarto). Il quattro volte iridato, infatti, non è riuscito per pochissimo a effettuare il suo ultimo run per quanto detto, anche per via di una manovra di Leclerc all’ingresso della Parabolica che forse non faceva parte dei piani prestabiliti. Inoltre, il teutonico ha siglato un crono che potrebbe anche essere cancellato per un passaggio al limite sulla linea bianca proprio dell’ultima curva nel primo giro cronometrato del Q3.

Comunque, per quanto è accaduto nel corso di questo time-attack, la classifica potrebbe subire ulteriori variazioni visto che i commissari vogliono vederci chiaro e potrebbero scattare delle sanzioni. I piloti, infatti, erano stati avvisati relativamente a una possibilità del genere e, in questo caso, ci potrebbero essere gli estremi. Non resta che attendere.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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