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Formula 1
F1, GP Russia 2019: analisi prove libere. Verstappen e Leclerc impressionanti, Hamilton sornione e Vettel con troppi errori
La prima giornata del weekend del GP di Russia, sedicesimo round del Mondiale 2019 di F1, fa già parte dell’album dei ricordi. Sul circuito di Sochi i team hanno lavorato alacremente in cerca del tempo migliore e di una consistenza nella prestazione.
VERSTAPPEN E LECLERC IMPRESSIONANTI – In questo day-1 i migliori sono stati l’olandese Max Verstappen e il monegasco Charles Leclerc. L’alfiere della Red Bull ha messo in mostra tutte le qualità della RB15, estremamente performante nel terzo settore, quello più guidato, facendo la differenza in termini di prestazione pura e di costanza di rendimento con benzina a bordo. Max infatti ha siglato il miglior tempo di giornata e ha manifestato chiari segnali di vitalità in vista delle qualifiche e della corsa domenicale. C’è però la penalità di cinque posizioni da scontare. I tecnici Honda, infatti, hanno deciso di sostituire il motore endotermico sulla monoposto di Verstappen, come anche su quella del team-mate Alexander Albon e sulla Toro Rosso del francese Pierre Gasly (il russo Daniil Kvyat invece partirà dal fondo della griglia per aver cambiato tutti i componenti della Power Unit). Una gara in rimonta ma su un tracciato dove il sorpasso è possibile le chance del tulipano sono alte per la top-3. Prestazioni del motore che, tra l’altro, hanno regalato anche il record nel t-1 al racing driver dei “bibitari” a testimonianza che il motore fresco è stato testato su regimi piuttosto elevati e con velocità di punta considerevole.
SPEED TRAP ????@Max33Verstappen leads the way, and @RacingPointF1 have good pace#RussianGP ???????? #F1 pic.twitter.com/g1pj1vHy83
— Formula 1 (@F1) September 27, 2019
Chi però vorrà sicuramente puntare a vincere è Leclerc. L’alfiere della Rossa, secondo nelle FP2 e primo nelle FP1, ha dato conferma del suo eccezionale momento. Velocissimo in configurazione da qualifica e per la gara, il ferrarista si candida a un ruolo da protagonista, mettendo nel mirino la sua quarta pole consecutiva e la terza vittoria stagionale. Il passo di 1’38” basso è stato un marchio di fabbrica per il 21enne del Principato e quindi a Maranello possono sorridere.
HAMILTON SORNIONE – Il quarto posto, a otto decimi da Verstappen, sembrerebbe evidenziare delle difficoltà nello sfruttamento degli pneumatici morbidi per Lewis Hamilton. La Mercedes, nel suo fortino (sempre vittoriosa fin dalla prima edizione del 2014), non pare volare come era nelle aspettative anche se poi la chiosa del long run con le gomme medie è stata rilevante per LH44. Ecco che il sospetto di un piccolo “bluff” ci sia però, specie dopo quanto accaduto a Singapore, non si può dare nulla di scontato e le Frecce d’Argento devono fare i conti con rivali qualificati per il successo di tappa.
VETTEL TROPPI ERRORI – Non è stata una giornata da ricordare per il tedesco Sebastian Vettel. Tanti piccoli errori per il teutonico della Ferrari nel corso delle libere, non riuscendo mai a concludere un giro in modo pulito. Il posteriore scappa un po’ troppo al quattro volte iridato e probabilmente l’assetto non è dei migliori per assecondare il suo stile di guida. La quinta posizione a 1″ da Verstappen e a 7 decimi dal compagno di team è un piccolo campanello d’allarme per il trionfatore di Marina Bay, che domani dovrà assolutamente trovare la quadra, specie nel secondo e terzo settore, se vorrà ambire alle posizioni di vertice.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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