Formula 1
F1, GP Russia 2019: la Ferrari non è più solo motore! SF90 stabile e ben bilanciata in curva, ora può vincere ovunque
Ennesimo trionfo Rosso nelle qualifiche del GP di Russia 2019 di F1, sedicesimo appuntamento della stagione. La scuderia di Maranello è riuscita a portare a casa la quarta pole position consecutiva, continuando un trend strepitoso iniziato con le vacanze estive e che pare destinato a non fermarsi più.
Gli elementi di questa rinascita Ferrari sono numerosi e non del tutto banali. Gli aggiornamenti sul muso portati a Singapore sembrano aver stravolto il carico aerodinamico della vettura in modo completo, ripristinando quei valori eccellenti che si erano potuti notare nei test pre-stagionali di Barcellona. I dati più incoraggianti arrivano dalla telemetria in curva che pare essere sempre più simile e meno penalizzante rispetto a Mercedes: non sono solo i tratti rettilinei e le curve più veloci a sorridere alla SF90 ma anche la trazione e le velocità di percorrenza in uscita dai tratti lenti e medio-lenti sono ormai veramente competitive.
Questo ritrovato carico ha reso la vettura meno capricciosa con gli pneumatici, la finestra di corretto utilizzo si è allargata prepotentemente e anche il consumo gomma sul long run ne sta beneficiando in maniera importante. Ma la rinascita Ferrari non è puramente tecnica, perché il grande passo avanti è stato fatto anche all’interno del box, tramite una direzione più calma e meno frenetica che ha ridotto del tutto i numerosi errori commessi sia in fase strategica che nell’esecuzione dei pit-stop.
Il pilota più caldo del momento veste la tuta Ferrari e a questo punto, nonostante non si possa che togliersi il cappello di fronte al lavoro di Maranello, cresce anche un po’ il rammarico per aver trovato la soluzione ad un problema molto serio come quello presente sulla SF90 così in là nella stagione, quando di fatto le chance di un recupero in classifica sono minime se non nulle. Il morale è alle stelle al momento e in vista del 2020 questi miglioramenti potrebbero davvero beneficiare tutto l’ambiente, consapevoli che con questo Leclerc è giunta l’ora di smettere di arrivare secondi.
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michele.brugnara@oasport.it
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