Artistica
Ginnastica artistica, che Italia esce dagli Assoluti? Nazionali verso i Mondiali, tante certezze e il sogno olimpico
Ora il treno per i Mondiali 2019 di ginnastica artistica è ufficialmente lanciato, mancano tre settimane all’appuntamento più importante dell’anno che andrà in scena a Stoccarda (Germania) dal 4 al 13 ottobre e l’Italia ha già puntato il mirino sulla rassegna iridata che metterà in palio i pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Gli Assoluti che sono andati in scena nel weekend a Meda hanno fornito le ultime risposte e ora le nostre Nazionali si riuniranno in collegiale per una dozzina di giorni prima di andare in terra teutonica e cercare di strappare il biglietto per il Giappone, missione abbondantemente alla portata della squadra femminile mentre gli uomini dovranno giocarsela punto su punto provando ad andare oltre i propri limiti.
Doppi avvitamenti stellari al volteggio, parallele asimmetriche dal D Score vertiginoso e dotate di un tasso tecnico eccellente, esercizi alla trave in crescita con un picco importante, prove al corpo libero decisamente migliorabili: sono questi i punti di forza e le debolezze della formazione guidata dal DT Enrico Casella che ha dimostrato più volte la propria caratura internazionale. Le Fate sono in grado di spaccare la gara alla tavola e sugli staggi, hanno poi bisogno di non sbagliare nulla sui 10 cm e di difendersi con le unghie e con i denti al quadrato: lo schema tattico che verrà adottato ai Mondiali è molto semplice e lineare, la sfortuna vuole però che si partirà proprio dal corpo libero e tra l’altro alle ore 09.00 (già annunciata una sveglia alle 05.30).
A Meda abbiamo assistito a un concorso generale con qualche errore di troppo nelle specialità meno delle corde del quartetto della classe 2003 che però nelle Finali di Specialità ha dimostrato tutta la sua caratura e ha confermato che può disputare la rassegna iridata con l’obiettivo di sfondare il muro dei 165 punti, un risultato che permetterebbe anche di lottare per un piazzamento in top-5 (per non dire di più). Giorgia Villa sarà la capitana che col suo carisma innato dovrà guidare il quintetto, la bergamasca ha steccato nel concorso generale ma poi ha offerto due prove di valore eccellente alle parallele e alla trave conquistando entrambi i titoli: proprio il suo esercizio sui 10 cm rappresenta il picco dell’Italia in quella rotazione e, se eseguito in maniera ordinata, può valere indubbiamente la finale di specialità.
Sul fronte maschile si riparte dalle certezze ormai acclarate: Ludovico Edalli e Nicolò Mozzato sul giro completo (da segnalare le rispettive eccellenze alle parallele e alla sbarra), Marco Lodadio agli anelli, Nicola Bartolini al volteggio e al corpo libero mentre ci si poteva aspettare qualcosa in più da Carlo Macchini che però recupererà sicuramente nelle prossime settimane. L’Italia può contare su una squadra coesa, solida, volitiva e coriacea: non sarà semplice conquistare uno dei nove pass per Tokyo 2020 ma la certezza è che questo quintetto, cresciuto in maniera esponenziale nell’ultima stagione, ha tutte le possibilità per giocarsela fino in fondo anche se l’inserimento in prima suddivisione non sarà certamente vantaggioso.
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Foto: Federginnastica