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Ginnastica artistica, Mondiali 2019: Simone Biles, la Reginetta vuole dominare. Elementi inumani, Cannibale a caccia di record

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Per entrare nella leggenda, per diventare sempre più mito, per andare oltre l’impossibile, per superare il limite dell’umano. Quando sei la più forte di tutti i tempi, quando sei la numero 1 acclarata, quando sei la più grande vista su questo Pianeta non puoi fare altro che spingerti oltre qualsiasi confine. Simone Biles è atterrata a Stoccarda e vuole volare ai Mondiali 2019 di ginnastica artistica che si disputeranno dal 4 al 13 ottobre, pronta ad agguantare nuovi record in una carriera già da film. La Reginetta della Polvere di Magnesio insegue il quinto titolo iridato nell’all-around, soltanto lei ha firmato quattro sigilli sul giro completo nella storia di questo sport e punta al pokerissimo per avvicinare i numeri di Kohei Uchimara: oggettivamente è imbattibile, è l’unica in grado di sfondare il muro dei 60 punti, può rifilare anche tre-quattro lunghezze di distacco a tutte le avversarie.

E non si accontenterà di vincere, lo vorrà fare dominando e lo farà presentando in gara due nuovi elementi dall’acrobatica eccezionale: il mitologico doppio raccolto con triplo avvitamento al corpo libero (parliamo di una potenziale difficoltà J, un’autentica novità nel codice dei punteggi) e dell’impossibile Tsukahara avvitato in uscita dalla trave. Solo la 22enne di Columbus, che si presenterà in pedana non così serena visto che il fratello è stato recentemente arrestato con l’accusa di triplice omicidio, è in grado di offrire certi numeri da circo al pubblico e a Stoccarda vuole diventare la più medagliata di sempre ai Mondiali: è già la più vincente (14 ori), ha bisogno di quattro podi per superare lo storico primato del bielorusso Vitaly Scherbo, 23 medaglie tra il 1991 e il 1996).

Obiettivo ampiamente alla portata di Simone Biles che vincerà il concorso a squadra e l’all-around individuale, poi partirà con tutti i favori del pronostico al volteggio, al corpo libero e anche alla trave dove però l’errore è sempre dietro l’angolo. Può andarsene via dalla Germania con cinque allori, proprio come fece alle Olimpiadi di Rio 2016 (4 ori, 1 bronzo) mentre ai Mondiali dello scorso anno vinse 4 ori, 1 bronzo e l’argento alle ostiche parallele dove servirebbe una magia per battere la belga Nina Derwael: l’en-plein di titoli sembra essere ancora lontano ma mai dire mai per un’atleta che in stagione ha vinto una gara di Coppa dei Mondo, gli US Classic e i Campionati Nazionali (solo tre presenze in campo gara nel 2019). Questi saranno gli ultimi Mondiali per la padrona indiscussa della ginnastica artistica che poi punterà sulle Olimpiadi di Tokyo 2020 prima di ritirarsi come ha già annunciato da tempo perché il suo fisico non regge più certi ritmi.

 

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Foto: USA Gym

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