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Ginnastica e cultura fisica

Ginnastica, Mondiali 2019: Agiurgiuculese e Baldassarri in festa, qualificate alle Olimpiadi! Dina Averina nella leggenda, tris iridato nell’all-around

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Milena Baldassarri e Alexandra Agiurgiuculese ora possono finalmente urlare: Tokyooooo. Le azzurre centrano il grande obiettivo della vigilia, chiudono ampiamente tra le migliori 16 nella finale all-around dei Mondiali 2019 di ginnastica ritmica e staccano così il pass per le Olimpiadi 2020. Le due azzurre avevano tutti i mezzi per poter avverare il proprio sogno e in pedana hanno confermato il loro potenziale riuscendo così a guadagnarsi due biglietti sull’aereo che tra nove mesi volerà in Giappone.

Prestazione maiuscola da parte delle nostre portacolori che permettono all’Italia di festeggiare il contingente pieno a cinque cerchi (è già ammessa anche la squadra in virtù dell’argento iridato vinto lo scorso anno dalle Farfalle) come non era mai successo nel nuovo millennio: bisogna risalire ad Atlanta 1996 per trovare due azzurre qualificate. Agiurgiuculese, 18enne friulana di origini rumene, ha concluso con un fantastico sesto posto e un totale di 83.500 punti: spettacolare 21.850 con le clavette, ottimo 21.600 col cerchio, 21.100 con la palla, 18.950 col nastro. Baldassarri, 17enne romagnola, torna invece a casa con un eccellente settimo posto e un totale di 83.250: si è distinta in particolar modo con le clavette (21.550) e col cerchio (21.400), ottimo 21.150 con la palla e 19.150 col nastro. 

Dina Averina si è laureata Campionessa del Mondo per la terza volta consecutiva ed è definitivamente entrata nella leggenda della Polvere di Magnesio: soltanto quattro atlete prima di lei (le bulgare Mariya Gigova e Maria Petrova, le russe Evgeniya Kanaeva e Yana Kudryavtseva) sono riuscite nell’impresa di vincere tre titoli iridati presentandosi così da imbattute alle Olimpiadi. La 21enne russa si è imposta con un roboante 91.400: 23.800 col cerchio, 22.950 con la palla, 23.000 con le clavette, 21.650 con il nastro. Nessuno può raggiungere queste vette ed eguagliare l’eleganza della fuoriclasse di Zavolzhe, nemmeno la gemella Arina Averina che si è dovuta accontentare dell’argento come due anni fa a Pesaro anche se distaccata di appena tre decimi (91.100, pazzesco 24.050 alle clavette). Terzo posto annunciato per l’israeliana Linoy Ashram (89.700) che scende di un gradino rispetto allo scorso anno, alle sue spalle la bulgara Boryana Kaleyn (86.275) e l’ucraina Vlada Nikolchenko (84.150).

Oltre alle atlete già citate si sono qualificate alle Olimpiadi di Tokyo 2020 anche le statunitensi Evita Griskenas e Laura Zeng, la bulgara Katrin Taseva, l’israeliana Nicol Zelikman, l’ucraina Khrystyna Pohranychna, la giapponese Kaho Minagawa, le bielorusse Anastasiia Salos e Katsiaryna Halkina, l’azera Zohra Aghamirova.

 

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Foto: Pier Colombo

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