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Ginnastica e cultura fisica

Ginnastica ritmica, Mondiali 2019: le Farfalle non volano, Agiurgiuculese e Baldassarri qualificate alle Olimpiadi

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Due qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con le individualiste e un bronzo di specialità con la squadra. Questo è il bottino dell’Italia ai Mondiali 2019 di ginnastica ritmica che si sono conclusi ieri a Baku (Azerbaijan), un risultato positivo perché sono arrivate due carte a cinque cerchi e avremo il contingente pieno il prossimo anno in Giappone come non accadeva da Atlanta 1996 ma anche negativo perché le Farfalle hanno ottenuto meno rispetto alle aspettative della vigilia. Lo scorso anno le ragazze di Emanuela Maccarani si misero al collo l’argento nel concorso generale (unica prova olimpica, è sempre bene ricordarlo) e mostrarono una qualità degli esercizi decisamente ammirevole, questa volta Alessia Maurelli e compagne hanno faticato a ingranare commettendo qualche errore di troppo durante l’all-around e anche nella Finale di Specialità con le cinque palle salvo poi riscattarsi parzialmente nel misto portando a casa un bronzo che sa di consolazione.

Ci si aspetta sempre il massimo dall’Italia, le azzurre ci hanno abituato bene negli ultimi tre lustri regalandoci una seria infinita di successi e il quinto posto di questa rassegna iridata non può essere soddisfacente tanto che è già stato annunciato che verranno rivoluzionati i due esercizi in modo da essere competitivi alle Olimpiadi per andare a caccia della medaglia sul giro completo (le singole specialità non assegneranno allori). Un plauso ad Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri che hanno conquistato la qualificazione olimpica con pieno merito, entrare tra le migliori 16 nell’all-around non era un obiettivo complicato considerando il loro livello tecnico e infatti hanno chiuso al sesto e al settimo posto offrendo dell’ottima ginnastica anche se nelle finali di specialità (comunque non olimpiche) non sono riuscite ad avere lo stesso guizzo che dodici mesi fa permise di portare a casa delle storiche medaglie.

 

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Foto: Pier Colombo

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