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Ginnastica e cultura fisica

Ginnastica ritmica, Mondiali 2019: l’Italia sogna con le sue Farfalle, a caccia di medaglie verso le Olimpiadi

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Le Farfalle volano ai Mondiali 2019 di ginnastica ritmica con una certezza: sono già in possesso della qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La nostra Nazionale di ginnastica ritmica ha staccato il pass per la rassegna a cinque cerchi grazie al secondo posto conquistato nel concorso generale dell’ultima rassegna iridata e a Baku gareggerà senza l’ossessione di dover ottenere il biglietto per il Giappone: l’obiettivo è già stato raggiunto a Sòfia, ma in Azerbaijan si lotterà ancora una volta per le medaglie come le ragazze di Emanuela Maccarani ci hanno abituato a fare nel corso degli ultimi quindici anni.

Le azzurre sono costantemente ai vertici internazionali di questa disciplina e vogliono confermarsi ai massimi livelli grazie a due esercizi di assoluto spessore tecnico che hanno già regalato grandi emozioni nel corso di questa stagione, anche se i risultati sono stati un po’ altalenanti. Non è arrivato il podio agli European Games, in Coppa del Mondo e World Challenge Cup le medaglie non sono mai mancate e nell’appuntamento più importante della stagione si cercherà di far saltare il banco ancora una volta: le vice campionesse mondiali hanno tutte le carte in regola per poter esplodere, sono pronte per la consueta battaglia campale con la Russia, che naturalmente partirà con tutti i favori del pronostico, e che sarà difficile da battere.

Alessia Maurelli e compagne se la dovranno vedere anche con la Bulgaria e l’Ucraina, senza sottovalutare il Giappone e la Bielorussia. Attenzione però, quest’anno sono cambiati gli attrezzi: si gareggia con le 5 palle e cerchi/clavette, gli esercizi sono cambiati e si sta già studiando per i Giochi Olimpici, passo dopo passo si cerca di migliorare e questi Mondiali sono soltanto una tappa di avvicinamento all’evento per eccellenza. Le Farfalle cercheranno naturalmente di risplendere nel concorso generale che andrà in scena sabato 21 settembre anche perché è l’unica prova olimpica, ma poi cercheranno le medaglie anche nelle finali di specialità, che come da tradizione chiuderanno la rassegna iridata.

 

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Foto: Marco Calia

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