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Giro d’Italia 2020, il possibile percorso: Etna, Marmolada, Stelvio, Colle delle Finestre. Tracciato da brividi, 2 o 3 cronometro?

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Quale sarà il percorso del Giro d’Italia 2020? Come si svilupperà il tracciato della prossima Corsa Rosa e quali saranno i territori che verranno attraversati dalla carovana? Continuano a susseguirsi le voci e le indiscrezioni in attesa dell’ufficializzazione del percorso che verrà presentato tra un paio di mesi, ci sono già alcune certezze a cui fanno compagnia alcune ipotesi estremamente concrete e altre suggestioni. Diamo uno sguardo a come potrà essere il disegno del Giro d’Italia 2020.

La partenza è in programma per sabato 9 maggio da Budapest con una cronometro individuale di 9,5 chilometri caratterizzata da un finale abbastanza impegnativo che potrebbe già dare una fisionomia alla classifica generale. Si rimarrà in Ungheria anche per le due tappe successive che sulla carta sono riservate ai velocisti: 193 km da Budapest a Gyor e 197 km da Székesfehérvár a Nagykanizsa. Il rientro in Italia dovrebbe avvenire in Sicilia e nell’Isola dovrebbero andare in scena tre frazioni: si parla di due giornate particolarmente mosse con partenza a Catania e a Palermo prima della suggestiva cronoscalata all’Etna, 27 km che condurranno ai 2850 metri s.l.m. di Piano delle Concazze, ai piedi del cratere di nord-est. Su questa ipotesi ci sono naturalmente diversi asteristichi perché bisognerà valutare attentamente la strada (è uno sterrato) e la situazione geografica (siamo sempre su un vulcano): se venisse davvero affrontata si tratterebbe di un’ascesa micidiale con pendenze che rasentano il 20% in grado di ribaltare la classifica.

Il Sud avrà ampio spazio dopo essere stato bistrattato nell’ultima edizione: si parla di una frazione in Calabria con arrivo in Puglia (per la precisione a Ceglie Massapica) e poi di un’altra tappa nel tacco d’Italia con il suggestivo traguardo di Vieste prima di osservare un giorno di riposo. Attenzione perché si era parlato anche della Campania ma resta ancora da capire se si riuscirà a fare passare la Corsa Rosa da quella Regione, probabilmente delle risposte definitive arriveranno nelle prossime settimane. Si risalirà poi passando per Abruzzo e Marche (ci sono dei punti interrogativi su queste giornate che aprirebbero la seconda settimana) prima di arrivare in Emilia Romagna dove è già ormai certo il tappone sul percorso della Nove Colli, la Gran Fondo più partecipata d’Italia.

L’impegnativa Cronometro del Prosecco è ormai ufficiale (partenza a Valdobbiadene e arrivo a Conegliano passando per i saliscendi di Guia, Santo Stefano, San Pietro di Barbozza, Muro di Cà del Poggio, San Pietro in Feletto), successivamente si andrà in Friuli-Venezia-Giulia per concludere la seconda settimana: un giorno il Giro d’Italia sarà ospite della base delle Frecce Tricolori a Rivolto, si parla di affrontare il Monte Lussari (7 km al 13%) o il Monte Matajur mentre l’ipoteosi Monte Zoncolan sempre ormai molto lontana.

Sarà poi l’ultima settimana a fare la differenza: possibile tappone dolomitico con arrivo in cima alla Marmolada affrontando però anche il Giau, frazione in Valtellina da brividi con il sempre temibile Stelvio e poi il Piemonte a fare da giudice supremo con l’inedito Monte Fraiteve (8 km di sterrato a 2700 metri) e il Colle delle Finestre con le sue pendenze aspre sullo sterrato. Finita qui? No perché circola una voce sempre più insistente di una conclusione a cronometro in quel di Milano per chiudere il Giro d’Italia 2020.

 

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Foto: Pier Colombo

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