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Golf, European Tour 2019: al KLM Open di Amsterdam cinque italiani sfidano Sergio Garcia

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La lunga storia del KLM Open, che poi è il nome commerciale dell’Open d’Olanda, fa tappa per la prima volta quest’anno ad Amsterdam, e precisamente al The International. Si tratta del tredicesimo campo sul quale si disputa il torneo, dal 1972 nell’European Tour e che nella maggior parte dei casi si è disputato a Zandvoort, all’Aja e a Hilversum. Proprio in queste ultime due città sono arrivati gli unici due successi italiani, ormai lontani nel tempo: riuscirono a vincere Ugo Grappasonni nel 1954 e Alfonso Angelini nel 1955. In tempi più recenti, ha trionfato per tre volte il compianto Seve Ballesteros, in altrettante occasioni ci è riuscito Bernhard Langer, mentre vantano un successo a testa Josè Maria Olazabal, Martin Kaymer, Darren Clarke, Colin Montgomerie e Paul Casey.

A difendere il titolo è il cinese Ashun Wu, che l’anno scorso si impose a Spijk (municipalità di Lingewaal), che però non ha fatto quasi nulla di significativo da allora, a parte un quinto posto all’Open di Cina. Le stelle, dunque, sono altre: Casey, vincitore al Porsche European Open la scorsa settimana, l’iberico Sergio Garcia, a caccia della forma giusta per il finale di un anno in cui non ha ancora colto nessun successo. Dopo un weekend non positivo ad Amburgo, torna in scena l’americano Patrick Reed, assieme a Kaymer. Presenti anche l’inglese Lee Westwood, mentre a fare gli onori di casa ci pensa l’olandese Joost Luiten, due volte vincitore del torneo, una a Spijk e l’altra a Zandvoort.

Sono cinque gli italiani in gara a cercare punti utili per scalare sia il ranking mondiale che la Race to Dubai. Edoardo Molinari, Nino Bertasio e Lorenzo Gagli sono tra gli uomini che possono mettersi in lizza per la lotta di testa, mentre Filippo Bergamaschi cerca di mettersi alle spalle il taglio. C’è poi Matteo Manassero, alla disperata ricerca di un torneo positivo, dato che quest’anno è riuscito soltanto in un’occasione a superare il taglio, all’Oman Open.

Il percorso, totalmente nuovo per il tour europeo, è un par 73 che in più di un’occasione prevede rischi non da poco da prendersi, considerata l’elevata presenza di ostacoli d’acqua e di bunker lungo molte buche. Il disegno è opera del gallese Ian Woosnam, vincitore del Masters 1991, in collaborazione con Mastergolf.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Yu Chun Christopher Wong / Shutterstock.com

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