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Golf, European Tour 2019: cinque italiani sfidano Xander Schauffele e Patrick Reed al Porsche European Open

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L’European Tour di golf si sposta in Germania, con il Porsche European Open. Questo torneo, però, non sempre è stato disputato in terra tedesca, dove si è anzi spostato soltanto negli ultimi anni. In precedenza, infatti, si è tenuto dal 1978 al 2009 in Inghilterra, con la sola eccezione scozzese del 1979. Dopo alcuni di pausa, nel 2015 l’European Open è tornato in auge con il sostegno della Porsche prima a Bad Griesbach e poi a Winsen, 25 km a sud-est di Amburgo, dove si tiene anche quest’anno. Principali vincitori, nella storia, sono stati Bernhard Langer (due volte), Greg Norman, Nick Faldo, Ian Woosnam, Lee Westwood (due volte) e Colin Montgomerie, mentre Seve Ballesteros è giunto tre volte secondo. Due le piazze d’onore anche per Costantino Rocca (1994 e 1996), mentre l’anno scorso, nella vittoria dell’inglese Richard McEvoy, secondo è arrivato Renato Paratore.

Due le presenze importanti in gara quest’anno che arrivano dagli Stati Uniti: la prima riguarda Patrick Reed, il vincitore del Masters nel 2018, mentre la seconda risponde al nome di Xander Schauffele, numero 9 del mondo e arrivato a inizio anno fino alla sesta posizione dell’OWGR. Con loro c’è anche l’austriaco Bernd Wiesberger, esploso quest’anno con la vittoria allo Scottish Open. Nel field anche due personaggi dal grande passato nel golf, l’irlandese Padraig Harrington e il danese Thomas Bjorn. C’è anche il belga Thomas Pieters, vincitore in Repubblica Ceca tre settimane fa, mentre saltano il torneo sia il sudafricano Erik Van Rooyen che lo svedese Sebastian Soderberg, a segno nelle ultime due domeniche, con l’ultimo capace di beffare anche Rory McIlroy.

Cerca di migliorare il secondo posto di un anno fa, e può riuscirci in un solo modo, Renato Paratore, che è in gara assieme a quattro ulteriori nostri rappresentanti: Guido Migliozzi, Lorenzo Gagli (secondo al playoff a Crans Montana), Filippo Bergamaschi e Matteo Manassero, con quest’ultimo che torna a giocare sul tour europeo a svariate settimane di distanza dall’ultima apparizione.

Si gira sul Porsche Nord Course dei Green Eagle Golf Courses, un par 72 (per il torneo, perché normalmente è un par 73) interessante e per nulla facile, poiché composto di numerosi bunker e ostacoli d’acqua lungo quasi tutte le buche. Basta davvero poco per avere colpi di penalità ed avere più di un problema.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: masuti / Shutterstock.com

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