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Golf, European Tour 2019: Francesco Molinari difende il titolo al BMW PGA Championship dagli assalti di tanti big
Torna la parte più importante dell’European Tour 2019: si riprende infatti ad assaporare il fascino delle Rolex Series, ed in particolare con uno dei tornei più conosciuti al mondo, il BMW PGA Championship, con la sua storica sede del Wentworth Golf Club, nel Surrey, in Inghilterra. In genere questo torneo si teneva a maggio fino al 2018, ma tra le conseguenze dello spostamento dello US Open in quel mese c’è stata proprio quella relativa al conseguente riposizionamento del BMW PGA Championship nel mese di settembre.
Questo torneo ha una storia decisamente lunga, che affonda le sue radici nel 1955. Nell’European Tour dal 1969, è stato vinto da tutti i grandi big del golf del Vecchio Continente, con qualche rara intrusione di extraeuropei anche di peso, come Arnold Palmer nel 1975. Nell’albo d’oro figurano Seve Ballesteros (due volte), Bernhard Langer (tre volte), Colin Montgomerie (anche lui tre volte), Nick Faldo (quattro volte), Luke Donald (due volte) e Rory McIlroy (una volta). Tante le soddisfazioni anche per l’Italia: il successo del 1996 di Costantino Rocca davanti a Faldo e Paul Lawrie, quello del 2013 di Matteo Manassero (che è rimasto il più giovane vincitore di questo torneo) e, infine, l’affermazione di Francesco Molinari appena un anno (e poco più) fa.
Proprio il torinese torna in scena dopo un anno in cui, soprattutto nella parte estiva, ha spesso avuto difficoltà a esprimersi al meglio, tant’è vero che è uscito (seppur di pochissimo) dai primi dieci del mondo. Potrebbe rientrarci con un grande risultato, ma quest’anno trova sul suo cammino ancora una grandissima qualità all’interno del field. Si parte, naturalmente, da Rory McIlroy: il nordirlandese è lanciatissimo alla caccia di Brooks Koepka e, di conseguenza, della prima posizione nell’OWGR. Presenti anche due ulteriori uomini che fanno parte dei primi dieci: sono l’inglese Justin Rose e lo spagnolo Jon Rahm, ad oggi in quarta e sesta posizione nel ranking mondiale. Da tenere particolarmente d’occhio anche l’americano Tony Finau, il resto del contingente inglese (Tommy Fleetwood, Paul Casey, Matthew Fitzpatrick, Matt Wallace, Ian Poulter, Eddie Pepperell, Tyrrell Hatton, Danny Willett, Luke Donald, Lee Westwood, Chris Wood, solo per rendere l’idea di quanto talento si concentri in questa terra) e gli svedesi Henrik Stenson e Alex Noren (che vinse proprio davanti a Molinari nel 2017). Tutti questi nomi, chiaramente, non implicano che si debba dimenticare la prima uscita europea da vincitore di Major di Shane Lowry, ormai un eroe nazionale irlandese dopo quello che ha fatto al Royal Portrush.
Non c’è solo Francesco Molinari tra gli italiani in gara: sono ben cinque i suoi connazionali pronti a lanciare segnali anche tra i grandissimi. Si parte da suo fratello Edoardo, per proseguire con Andrea Pavan, Renato Paratore, Guido Migliozzi e Nino Bertasio. Tutti hanno un’ottima motivazione per far bene: Bertasio lo scorso anno fu nella zona di testa per due giri prima di calare e finire 60°, Pavan e Migliozzi vogliono confermare un anno con tendenza dal buono all’ottimo, Paratore riprendere il trend positivo interrotto al Porsche European Open e il più esperto dei Molinari scrivere un’altra pagina di una stagione in cui, in un modo o nell’altro, è riuscito a tornare nei primi 400 del mondo, un ranking che comunque rende ben poca giustizia a un ottimo passato.
Il percorso utilizzato al Wentworth Golf Club è il West Course, ormai fin dal 1964. Questo par 72, lungo 6.660 metri, è stato ideato da Harry Colt, che di campi ne ha disegnati più di 300, alcuni dei quali sono tra i più importanti del pianeta. Rimodernato nel 2005 e nel 2007 da Ernie Els (tanto per cambiare, anche il sudafricano è in gara per cercare quella vittoria sfuggitagli per tre volte di poco), presenta un layout con varie buche capaci di nascondere autentiche trappole, in particolare nella parte centrale.
In Italia la copertura del BMW PGA Championship è affidata a GolfTv, che irradia nel nostro Paese una notevole fetta del grande golf che si gioca in tutto il mondo, dal PGA Tour e dall’European Tour in giù. Per questa settimana è prevista anche qualche incursione su Eurosport, che offrirà la diretta dalle 15 alle 19 di giovedì e venerdì e la differita di sabato e domenica dalle 23 all’una di notte.
Anche il golf dei canali Eurosport è su DAZN
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Valerio Origo