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Golf, European Tour 2019: il francese Victor Perez trionfa per la prima volta in carriera all’Alfred Dunhill Links Championship
Si è da poco concluso uno dei tornei più caratteristici dello European Tour di golf, l’Alfred Dunhill Links Championship 2019. A trionfare per la prima volta in carriera è stato il ventisettenne francese Victor Perez, capace di scendere fino allo score complessivo di -22 nelle peculiari quattro giornate giocate su tre dei principali campi d’Inghilterra: Kingsbarn, Carnoustie e St.Andrews. La battaglia per la vittoria con il compagno di flight e padrone di casa Matthew Southgate (-21) è stata molto intensa ed è durata per tutto il quarto giro, con i due golfisti che si sono marcati nelle prime nove buche dove l’inglese era uscito in testa di due colpi. La pressione è salita e alla fine a gestirla meglio è stato il transalpino (-2 oggi), capace di recuperare e scavalcare il rivale (-1) in modo definitivo.
Rimangono appena insufficienti gli sforzi di recupero dell’inglese Paul Waring (-2 di giornata) e dello svedese Joakim Lagergren (-3); entrambi hanno chiuso il torneo con lo score finale di -20, mancando di un soffio l’aggancio con la coppia di testa. Il vero mattatore di oggi è stato però il britannico Tommy Fleetwood (-19), capace di scendere fino al 64 e recuperare ben trentadue posizioni, risalendo fino al quinto posto. Un -8 di giornata costruito quasi interamente nelle prime 9 buche, distrutte in 7 colpi sotto al par che avevano anche fatto portato Fleetwood a credere per davvero in un’epica rimonta. Con lui a pari merito si piazzano i connazionali Tom Lewis (score identico di giornata), Jordan Smith (-3) e Matthew Jordan (-4), insieme al sudcoreano Jeunghun Wang (-4).
Decima posizione, scalando di un ulteriore colpo (-18), per il nostro Andrea Pavan. Il romano continua la sua eccellente stagione e dopo un avvio molto cauto composto da undici PAR consecutivi ha messo a segno un paio di birdie sul finale per chiudere in 70 colpi il suo quarto giro. Alle sue spalle troviamo il nord-irlandese e numero 2 del mondo Rory McIlroy (-15), spentosi sul finale di round dopo aver chiuso le front 9 con sei birdie consecutivi. Nessun altro azzurro era riuscito a passare il taglio di ieri, che aveva ammesso al quarto round solamente i migliori 60 dei primi tre particolarissimi giorni.
Infine un piccolo accenno finale al torneo di squadra parallelo a quello ufficiale, dove un amatore affianca il professionista cercando di migliorare il suo score per raggiungere l’ambito titolo del Team Event, oltre ai 5 milioni di dollari di montepremi. Rory McIlroy ha quasi regalato a papà Gerry il dono perfetto per il suo sessantesimo compleanno, visto che i due hanno chiuso a -39 le quattro giornate, a pari merito con Tommy Fleetwood e il suo compagno Ogden Phipps. Non c’è playoff in questo evento e in caso di pareggio la regola vuole che il miglior punteggio del professionista della coppia nell’ultimo giorno decida il vincitore: l’inglese, come precedentemente accennato, ha stampato un 64 contro il 67 di Rory, così i McIlroy hanno dovuto accontentarsi del secondo posto.
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Foto: Yu Chun Christopher Wong / Shutterstock.com
michele.brugnara@oasport.it
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