Judo
Judo: Iran bandito da tutte le competizioni internazionali! La squalifica conseguenza del caso Mollaei
Con una mossa durissima, la Federazione internazionale di judo (IJF) ha deciso di usare il pugno di ferro contro l’Iran, sospendendolo da tutte le competizioni internazionali in cui sia presente un tatami.
Il motivo della decisione è legato alle conseguenze del caso in cui è rimasto implicato Saeid Mollaei, judoka della categoria 81 kg. Agli ultimi Mondiali di Tokyo, infatti, a Mollaei è stato intimato dalle autorità governative iraniane di ritirarsi, altrimenti avrebbe potuto incontrare l’israeliano Sagi Muki. Com’è noto, l’Iran non riconosce Israele fin dal 1979 (dopo la scalata al potere dell’ayatollah Khomeini), preferendo riferirvisi con il termine “regime sionista” o “Palestina occupata” (presente anche sui passaporti con annesso divieto di viaggio in terra israeliana).
Mollaei, però, non è rimasto in silenzio: non solo ha continuato (in quel momento era al terzo turno), giungendo fino alla semifinale, e dunque a un passo dallo scontro fatale, ma ha denunciato tutto quello che poteva, comprese le minacce arrivate alla sua famiglia in caso di mancato rispetto dell’ordine, per poi chiedere asilo politico in Germania. Da qui, la squalifica dell’Iran, motivata da “gravi violazioni della carta olimpica e delle norme della Federazione”. Ma non è finita qui: il comportamento sarebbe stato ripetuto anche alla vigilia del Grand Prix di Tashkent, che parte venerdì. Il CIO, nel frattempo, ha chiesto un rapporto alla IJF.
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federico.rossini@oasport.it
Foto: IJF