Lotta
Lotta, Mondiali 2019: le speranze di medaglia dell’Italia. Frank Chamizo l’asso, assente Abraham Conyedo: la cittadinanza non è arrivata in tempo
L’appuntamento più importante della stagione è ormai alle porte per i lottatori italiani, impegnati a partire da domani fino al 22 settembre a Nursultan (Kazakistan) nei Campionati del Mondo 2019 qualificanti per i Giochi Olimpici del 2020. La spedizione azzurra è formata da dieci atleti, tutti iscritti in categorie di peso olimpiche, che proveranno a salire sul podio iridato e a guadagnare la carta olimpica per l’evento a Cinque Cerchi di Tokyo.
Sicuramente Frank Chamizo rappresenta la carta da medaglia più concreta della squadra italiana, infatti il due volte campione del mondo si presenta ai nastri di partenza della rassegna iridata pre-olimpica da testa di serie n.1 del tabellone nei -74 kg grazie agli ottimi risultati raccolti nelle Ranking Series e agli Europei 2019. L’italo-cubano classe 1992 punta al metallo più pregiato per completare una tripletta epica di titoli iridati conquistati in tre categorie di peso diverse, ma la concorrenza è molto agguerrita e non sarà facile prevalere contro avversari del calibro di Jordan Borroughs, Zaurbek Sidakov, Avtandil Kentchadze e Soner Demirtas.
Tutti gli altri azzurri non sono di certo tra i favoriti nelle rispettive categorie e servirà una grande impresa abbinata ad un sorteggio benevolo per poter provare a sognare una medaglia a Nursultan. Non sarà della partita invece Abraham Conyedo, il quale si era tra l’altro guadagnato tramite le Ranking Series il quarto posto del seeding nei 97 kg. Il bronzo iridato in carica non potrà difendere il suo posto sul podio per non essere riuscito ad ottenere in tempo il passaporto italiano. Sempre nella lotta libera, Gigi Davidovi è rimasto fuori dal novero delle teste di serie per un soffio ma andrà comunque a caccia del pass olimpico e del podio iridato nei 57 kg. Per quanto riguarda la lotta femminile e la greco-romana le speranze di un exploit da podio sono legate quasi esclusivamente ad Aurora Campagna (62 kg) e Daigoro Timoncini (97 kg), reduci rispettivamente dall’argento e dal bronzo agli ultimi Europei di Bucarest.
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Foto: UWW