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Atletica, Mondiali 2019: le pagelle degli azzurri (30 settembre). Fofana: obiettivo centrato. L’Italia oggi finisce qui
Giornata interlocutoria, per non dire negativa per l’Italia ai Mondiali, la quarta con un solo sorriso e tante prestazioni non all’altezza delle aspettative della vigilia. il sorriso lo porta lo specialista dei 110 ostacoli Hassane Fofana che, pur con un quinto posto in batteria, riesce a centrare l’accesso in semifinale, poi solo delusioni, a partire da Chigbolu, mai in gara nelle qualificazioni dei 400 donne.
GLORIA HOOPER 4: Non c’era neppure bisogno di avvicinare il personale per centrare un accesso in semifinale difficile ma tutt’altro che impossibile ma la velocista azzurra resta lontana due decimi dal tempo che le avrebbe permesso di superare il turno, chiudendo settima una batteria che non presentava tutte rivali imbattibili. Ancora una volta non arriva il risultato sperato nella gara più importante dell’anno.
MARIA BENEDICTA CHIGBOLU 4: Preoccupante la prestazione dell’azzurra in chiave staffetta 4×400 che, alle World Relays di Yokohama, aveva saputo centrare il bronzo. La versione di Doha della specialista italiana sembra nettamente dimessa rispetto a quella di qualche mese fa e rispetto anche allo scorso anno quando si fermò in semifinale agli Europei con 52″26. Stavolta con 52″6 non può andare oltre le batterie e fallisce l’obiettivo semifinale, ampiamente alla sua portata.
HASSANE FOFANA 7: Una piccola grande impresa per l’azzurro che, nella gara più importante dell’anno, sfiora il personale chiudendo quinto la sua batteria in 13″49 ma trovando il ripescaggio con il crono migliore. Lotta, non è tecnicamente perfetto ma disputa una gara di grinta. Un altro esempio positivo. E ora avanti con la semifinale a cuor leggero.
LORENZO PERINI 4: Lontano dal personale, mai veramente in gara, si fa sfuggire una grande occasione per disputare la sua prima semifinale mondiale. Sarebbe bastato un tempo per lui normale per centrare la qualificazione ma il 13″70 con cui chiude la sua gara è troppo brutto per essere vero. Con un decimo in meno la stagione avrebbe preso tutto un altro aspetto.
ESEOSA DESALU 4.5: Irriconoscibile rispetto a ieri. Macchinoso in partenza, poco efficace in curva e incapace di distendersi nel finale. Da qui i 3 decimi in più rispetto al crono delle batterie e i sei decimi che lo dividono dal personale. Per la finale serviva un miracolo, è vero, ma anche qui gara troppo brutta per essere vera.
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Foto Colombo
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