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MotoGP, GP Aragon 2019: analisi prove libere. Le Yamaha crescono, Marc Marquez vola, Ducati dove sei?

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Se la Yamaha sorride, Marc Marquez lo fa ancora di più. La scuderia di Iwata conclude la FP2 del Gran Premio di Aragon 2019 della MotoGP, con una splendida tripletta con Maverick Vinales che precede Valentino Rossi e Fabio Quartararo, per una risposta importante su una pista nella quale spesso ha faticato. Ma, ad ogni modo, il campione del mondo sembra comunque di un altro pianeta.

Il portacolori della Honda, infatti, dopo aver fatto segnare un 1:46.869 letteralmente stellare nel corso della mattinata del MotorLand, nel corso del pomeriggio si è concentrato solamente sui long run, non pensando al giro secco. Dato che per la giornata di domani le previsioni del tempo parlano di pioggia pressoché sicura, il Cabroncito ha voluto evitare ogni rischio e, di conseguenza, ha terrorizzato gli avversari. Il suo miglior tempo sconfigge quello di Maverick Vinales della FP2 di ben 1.145 secondi.

Un distacco siderale, che quasi non ha precedenti nel Mondiale MotoGP 2019. La vittoria di Misano sembra avere sbloccato ulteriormente il padrone di casa di Aragon, portandolo ad un livello di sicurezza dei propri mezzi e della moto davvero clamoroso, al netto della scivolata di oggi in curva 8, assolutamente senza conseguenze. Sulla carta, quindi, tutto sembra portare verso un suo successo domenica, con un margine di vantaggio nella manopola del gas che non passa certo inosservato.

Alle sue spalle, tuttavia, le Yamaha non vogliono partire già battute. Dopo una FP1 nella quale procedevano a sprazzi, il pomeriggio ha visto Maverick Vinales brillare in 1:48.014, quindi Valentino Rossi si è fermato a soli 57 millesimi dal suo compagno in 1:48.071, con il Fabio Quartararo a 46 dal “Dottore” in 1:48.117. Solamente Franco Morbidelli sembra avere qualche difficoltà di troppo, concludendo in 14esima posizione in 1:49.104 a 2.235 dalla vetta. La moto di Iwata, comunque, ha dato segnali importanti e domani in qualifica potrà dire la sua. Dopo settimane complicate sembra che la giusta strada sia stata imboccata ed i risultati stanno arrivando di conseguenza, anche su una pista come il MotorLand che spesso ha visto la Yamaha in difesa.

Chi, invece, sta nuovamente deludendo è la Ducati. Dopo diverse uscite non troppo scintillanti, e Misano come punto più basso di questo periodo, la scuderia di Borgo Panigale confidava, e non poco, sulla pista iberica per tornare in alto. Invece, non senza sorpresa, le cose si stanno rivelando più complicate del previsto. Il migliore del venerdì di Aragon è risultato Jack Miller del team Pramac, sesto a 1.573 dalla prima posizione, quindi troviamo Andrea Dovizioso, ottavo a 1.608, mentre Danilo Petrucci prosegue nel suo periodo grigio, con una 12esima piazza a 2.004, con Francesco “Pecco” Bagnaia del team Pramac è addirittura 21esimo e terzultimo a tre secondi. La moto bolognese non sembra in condizione di emergere ulteriormente, su un tracciato che, in teoria, doveva riportarla in alto. Domani, pioggia permettendo, servirà uno scatto in avanti non da poco per non avere la conferma che, ormai, la Honda di Marc Marquez è lontana anni luce, e che anche la Yamaha ha compiuto il sorpasso tanto temuto.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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