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MotoGP, GP Aragon 2019: le caratteristiche del circuito. Yamaha può continuare a sognare

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Non si è ancora calmata l’enorme adrenalina di Misano che per team e piloti del motomondiale è già tempo di pensare alla prossima settimana. L’appuntamento è ancora in Spagna, per il terzo round iberico del Mondiale dopo Jerez e Barcellona e precisamente in Aragona sul Motorland Aragón, in un’area abbastanza isolata della cittadina di Alcañiz.

La configurazione del tracciato è stata ideata dall’architetto tedesco Hermann Tilke e si snoda per 5.344 metri in maniera parecchio tortuosa e certamente molto tecnica. Per certi versi non siamo troppo distanti dalle caratteristiche di Misano ma c’è una grossissima differenza rappresentata dal lungo rettilineo che porta a curva 16, una staccata molto importante dove si riducono le velocità di quasi 200 km/h in pochi secondi. Il resto del giro è, come anticipato, molto tecnico, sono necessarie linee precise e una percorrenza di curva perfetta in alcuni punti per portare a casa un ottimo tempo. Vista la conformazione senza particolari staccate ad eccezione di curva 16, il tracciato di Aragon risulta tra i meno impegnativi per l’impianto frenante.

Sia Maverick Viñales che Valentino Rossi si sono già dichiarati molto fiduciosi che la M1 possa mostrare la stessa competitività dello scorso weekend anche in Spagna, ma negli ultimi tre anni Aragon è stato terreno fertile per Marc Marquez e la sua Honda che non hanno lasciato scampo ai rivali. In particolare il lungo rettilineo potrebbe levare qualche decimo prezioso dal taschino della Yamaha, certamente la meno performante dal punto di vista motoristico, e ridare un po’ di fiato invece alla Ducati, apparsa in grave difficoltà in Riviera.

La scuderia di Borgo Panigale deve riuscire a rialzare la testa, gli avversari (e in particolar modo proprio la casa di Iwata) stanno migliorando costantemente corsa dopo corsa e serve un passo avanti deciso per non rischiare di veder definitivamente scivolare via il sogno di altre vittorie come quella conquistata recentemente da Andrea Dovizioso in Austria. In generale comunque Aragon dovrebbe restare complessivamente una buona pista per Yamaha e l’occasione potrebbe così rivelarsi perfetta per rivedere il secondo capitolo del duello in pista tra Marquez e il rookie transalpino Fabio Quartararo, in una rivalità ormai sbocciata e che sta già facendo sognare gli appassionati delle due ruote.

 

 

 

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michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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Foto: Valerio Origo

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