MotoGP
MotoGP, GP San Marino 2019: Fabio Quartararo, perché il francese rappresenta l’unica, credibile alternativa a Marc Marquez
Marc Marquez è pronto per festeggiare il suo sesto titolo nella MotoGP, arrivando alla 14esima gara di Aragon con un margine da record che non si vedeva dal lontano 2005. La classe regina è pronta ad inchinarsi per l’ennesima volta allo spagnolo che, da quando è sbarcato nel 2013, non ha lasciato scampo a nessuno se non nel campionato 2015 nel quale successe letteralmente di tutto. Chi, quindi, potrebbe fermare questo strapotere?
I rivali non mancano, ma tutti, chi più chi meno, stanno cedendo. Maverick Viñales aveva illuso quando era arrivato in Yamaha, quindi ha mollato la presa, Alex Rins non ha a disposizione una moto valida, Andrea Dovizioso fa tutto quello che può ma non basta mai. Valentino Rossi ormai ha 40 anni e in ottica futura non può certo fare miracoli. L’ultima speranza per gli avversari del Cabroncito ormai ricade sulle spalle di Fabio Quartararo.
Il pilota che ad inizio anno nessuno avrebbe mai pronosticato, un rookie classe 1999, con una Yamaha del team Petronas. Il francese, invece, ha bruciato le tappe e sta stupendo tutto il Motomondiale, a suon di podi, pole position e prestazioni di livello assoluto. Oggi, a Misano, ha sfiorato la prima vittoria in carriera, lottando alla pari con Marc Marquez, per una impresa solo sfiorata.
Sarà davvero lui l’antagonista di Marquez nei prossimi anni? Più facile a dirsi che a farsi, ovviamente. Avere la meglio su un fuoriclasse simile non è facile. In primo luogo c’è la necessità di avere a disposizione una moto di livello e, al momento, la Yamaha del team Petronas non è certo al livello della Honda. Per il post-Rossi è probabile che il team di Iwata scelga proprio Quartararo come freccia al proprio arco, ma sia il pilota sia la scuderia compiano passi in avanti notevoli. Vedremo, quindi, se sarà proprio il 20enne di Nizza a mettere in dubbio il dominio del catalano, ma di una cosa siamo sicuri: per detronizzare una leggenda della MotoGP, servirà un’altra leggenda. Non un pilota qualunque.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo