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MotoGP, GP San Marino 2019: Yamaha a caccia della prima vittoria su una pista che era stata un suo feudo fino al 2014

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Tutto è pronto a Misano per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini 2019 della MotoGP. La pista intitolata a Marco Simoncelli si appresta ad ospitare la 13esima edizione della gara tornata nel calendario nel 2007. Sarà l’occasione giusta per la Yamaha? La scuderia di Iwata è a caccia di conferme dopo troppi alti e bassi negli ultimi mesi e proverà a sfruttare il circuito romagnolo, sul quale nei primi anni dominava in lungo ed in largo.

Dopo il successo di Casey Stoner su Ducati nell’edizione del ritorno in calendario (non si correva a Misano dal lontano 1993 quando vinse Michael Doohan su Honda) la casa di Iwata ha inanellato un filotto di ben sei successi in sette anni. Ad aprire le danze fu Valentino Rossi nel 2008 e 2009 quindi, dopo la partentesi di Dani Pedrosa su Honda, è arrivata la tripletta di Jorge Lorenzo (2011, 2012 e 2013) prima della terza vittoria del “Dottore” nel 2014.

Da quel momento in poi, invece, la Yamaha è sparita dall’albo d’oro. Nel 2015 e 2017 è toccato a Marc Marquez salire sul gradino più alto del podio, inframmezzato dal secondo successo di Dani Pedrosa del 2016 e il trionfo di Andrea Dovizioso con la Ducati dodici mesi fa.

Un digiuno di cinque anni che potrebbe interrompersi nel prossimo fine settimana? Sulla carta, e vedendo i risultati dei test disputati proprio a Misano a fine agosto, le chance non mancheranno. Valentino Rossi, Maverick Vinales, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli ci provano, eccome.

 

Il giovane francese, dopotutto, ha concluso in vetta la due-giorni di test in terra romagnola con il tempo di 1:31.639, rifilando quasi mezzo secondo a Danilo Petrucci. Alle spalle del ducatista gli altri tre yamahisti con Morbidelli a 614 millesimi, Rossi a 750 e Vinales a 937. Un ruolino di marcia decisamente incoraggiante per la scuderia giapponese che, dopo anni difficili tra curva del Carro e del Tramonto, sembra proporre una M1 nettamente migliorata sotto diversi aspetti.

Tante speranze, ovviamente, ma certezze poche. La Yamaha in questa annata ha vinto in una sola occasione, con Maverick Vinales ad Assen ed è alla disperata ricerca di un bis. Valentino Rossi non è andato oltre a due secondi posti in questa annata, mentre Fabio Quartararo (che di podi ne ha tre) si è sempre dimostrato eccellente sul giro secco, mentre in gara deve ancora completare il suo percorso di crescita. Franco Morbidelli, infine, è reduce da un buon rientro dalle vacanze estive e cerca il primo suggello stagionale con un podio che nel suo caso varrebbe doppio.

La Yamaha, quindi, vuole sfruttare Misano per puntare alla vittoria. Le frecce al proprio arco non mancheranno con una moto in crescita e quattro piloti agguerriti, ma anche i rivali affilano le armi. Marc Marquez ha a disposizione una Honda che gli permette di puntare al successo in ogni occasione e su ogni tipologia di tracciato, mentre la Ducati vuole confermarsi dopo il brillante successo di un anno fa. Chi la spunterà, quindi, in riva all’Adriatico?

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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