Nuoto
Nuoto, Stefano Morini: “Più allenamenti e meno gare verso Tokyo 2020. Sun Yang? Penso a come batterlo in piscina”
ESCLUSIVA OA SPORT – Pensi ad allenatori toscani vincenti e ti vengono in mente Massimiliano Allegri e Marcello Lippi. Niente da dire, palmarès di primo livello. Tuttavia, allargando l’orizzonte e non rimanendo confinati nell’abituale ambito calcistico, si può dire che Stefano Morini sia uno dei tecnici del nostro Paese più vincenti. Lui, livornese DOC, ha fatto e fa del duro lavoro fisico e mentale in piscina la sua filosofia. Non esistono formule magiche: impegno e talento vanno miscelati per avere dei risultati. E’ la dura legge della vita e dello sport. Morini lo sa, lui che davanti ai suoi occhi di campioni della vasca ne ha visti tanti. Responsabile tecnico del Centro Federale di Ostia, il “Moro” ha rappresentato una guida fondamentale per la Nazionale italiana di nuoto e per i suoi atleti. Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, su tutti, sono i rappresentanti principali di cosa voglia dire vincere e confermarsi. Ecco che, in vista di un’annata decisamente importante (con le Olimpiadi di Tokyo 2020 come obiettivo principale), il coach che dal ’79 dedica anima e corpo a questa attività, tenendo sempre nel cuore l’esperienza di vice del CT e Hall of famer Alberto Castagnetti, ha concesso un’intervista a OA Sport, facendo il punto della situazione.
Morini, annata importante quella che affronterà con il suo gruppo. I Giochi Olimpici Estivi di Tokyo 2020 saranno il target principale e come gestirà il programma per i suoi nuotatori?
“Non ci sono grosse novità rispetto al consueto. Prenderemo parte agli Europei di vasca corta (4-8 dicembre a Glasgow ndr.), gli Assoluti invernali che si terranno in vasca lunga (14-16 dicembre ndr.) e, guardando al 2020, al 99.9% saremo al Trofeo Città di Milano, agli Assoluti primaverili a marzo, agli Europei a Budapest (Ungheria) nel mese di maggio in vasca lunga (concepiti come tappa di passaggio) e al Trofeo Settecolli. La cadenza, per gli appuntamenti “istituzionali”, sarà questa. Per quanto riguarda Paltrinieri, che si dedicherà anche al fondo, pensiamo di prendere parte a un paio di tappe delle World Series anche se siamo in attesa del calendario prima di prendere delle decisioni. La nostra priorità, comunque, sono gli allenamenti. Andremo in tre circostanze in altura e questo chiaramente va a influenzare il resto del programma. Il primo periodo sarà dal 6 al 30 ottobre a Livigno poi quasi certamente parteciperemo alla tappa di Coppa del Mondo a Kazan, in Russia, (1-3 novembre ndr.). Le mie intenzioni sono quelle di dedicare più tempo possibile al lavoro di preparazione e al riposo, non voglio mettere in mezzo troppi trasferimenti e gare“.
Guardando tutto in prospettiva olimpica è noto che le gare in piscina e in acque libere si disputeranno in orari insoliti al mattino per esigenze televisive e ambientali. Avete già in mente un piano d’azione per abituare gli atleti a questa programmazione un po’ diversa dal consueto?
“In verità non è una grandissima novità perché anche a Rio de Janeiro (Brasile) le gare erano previste in orari un po’ particolari. Tuttavia, ho chiesto alla Federazione Italiana che, negli Assoluti qualificanti per i Giochi, le prime serie degli 800 e dei 1500 sl si tengano al mattino proprio in funzione di questo discorso. Vogliamo arrivare pronti e non lasciare nulla al caso ma, ripeto, per me la vera priorità è l’allenamento perché, forse, nella stagione passata si è gareggiato anche troppo…“.
Legato a questo discorso dell’aver gareggiato tanto, vien spontaneo riferirsi alle due settimane intense a Gwangju (Corea del Sud) di Paltrinieri, nelle quali è stato impegnato in acque libere e in vasca. L’essere arrivato un po’ stanco nella sua gara, i 1500 sl, può essere motivo di preoccupazione?
“Greg (Paltrinieri ndr.) ha preso parte a diverse gare ma a Tokyo il programma sarà diverso: prima il nuoto e poi le acque libere, con la sola 10 km. Per cui da questo punto di vista non ci sono preoccupazioni ma senz’altro l’esperienza in Corea del Sud è stata utile. Ai Mondiali il grado di soddisfazione per i risultati ottenuti è stato al 90% confortante se proprio devo essere sincero. Per cui l’ambizione è di fare ancora meglio ai Giochi“.
“Gabriele (Detti ndr.), per i problemi alla spalla, ha bisogno di tornare a fare chilometri e quindi riprenderemo con un programma intenso. Cimentarsi nei 1500 sl dipenderà esclusivamente dal tempo ma è chiaro che le sue distanze sono 400 e 800 sl, dove sa esprimersi al meglio. In questo senso, credo che a Gwangju abbia un po’ sofferto la desuetudine a cimentarsi contro avversari di un certo calibro, perché avrebbe potuto fare meglio. Mi riferisco ai 400 sl vinti da Sun Yang“.
A proposito di Sun Yang, che cosa pensa della forte contrarietà rispetto al suo caso che sarà presto discusso dal TAS (il cinese avrebbe distrutto una provetta nel corso di un controllo antidoping)?
“La mia attenzione non è rivolta a queste cose ma essenzialmente al fatto di battere Sun Yang in gara“.
A chiosa, il suo gruppo è sempre più allargato. Se è vero che Ilaria Cusinato ha fatto scelte diverse, a Ostia sono arrivati Stefano Di Cola, Alessio Proietti Colonna e Nicola Roberto, aggiungendosi ai citati Paltrinieri e Detti, nonché a Mattia Zuin, Mimmo Acerenza e a Marco De Tullio. Un motivo di soddisfazione.
“Senza dubbio ed è chiaro che i riscontri della 4×200 sl ai Mondiali rientrano nelle nostre priorità. Un gruppo solido, con il giovane De Tullio che l’anno scorso ha compiuto un grande salto di qualità. Difficile dire quali siano i margini di miglioramento ma mi aspetto che sappia farsi valere sempre di più in ambito internazionale“.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Laura Vergani