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Rugby, Italia-Namibia 47-22: le pagelle degli azzurri. Federico Ruzza il migliore, tante prove sottotono per gli azzurri

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Esordio non del tutto convincente, ma che porta in ogni caso l’Italia in vetta al proprio girone: gli azzurri vincono con bonus nel primo match dei Mondiali 2019 di rugby con la Namibia per 47-22. Andiamo a rivivere il match con le pagelle dei protagonisti italiani.

Pagelle Italia-Namibia 47-22, Mondiali rugby 2019

Jayden Hayward, voto 5,5: esordio nella Coppa del Mondo non del tutto convincente per l’estremo azzurro che non trova nel primo tempo i suoi consueti cambi di passo ai quali ci ha abituato in passato.

Edoardo Padovani, voto 5,5: senza infamia e senza lode la prestazione dell’ala azzurra, mancano gli strappi all’esterno, si poteva fare di più in zona offensiva.

Tommaso Benvenuti, voto 7: benissimo il centro tricolore che spesso e volentieri trova il break sia nel primo che nel secondo tempo, saltando i primi placcaggi namibiani. Per lui anche un assist di qualità al piede per la meta di Bellini.

Luca Morisi, voto 6,5: bene soprattutto nei primi 40′, quando trova gli spazi giusti per far guadagnare metri alla squadra tricolore.

Mattia Bellini, voto 6,5: una meta per lui nella ripresa, quando si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. Poteva in ogni caso trovare qualche strappo in più.

Tommaso Allan, voto 6: fa il suo il mediano d’apertura azzurro. Trova una meta importante sul finire di un primo tempo interpretato in modo sufficiente. Dovrà crescere nei prossimi incontri.

Tito Tebaldi, voto 5: esordio da dimenticare per il mediano di mischia. Tantissimi errori, soprattutto di valutazione e di gestione della situazione. Molto male soprattutto al piede.

Sergio Parisse, voto 5,5: dal capitano azzurro ovviamente ci si aspetta sempre molto di più. Oggi non c’era bisogno però di forzare i ritmi.

Maxime Mbandà, voto 5,5: schierato in campo per turnover (con Polledri in panchina e Negri in tribuna), il flanker azzurro non disputa un match da ricordare.

Braam Steyn, voto 5,5: discorso simile a quello fatto per i compagni in terza linea. Partita al di sotto degli standard.

Federico Ruzza, voto 7,5: dura poco più di 40′, ma è spettacolare la performance del seconda linea azzurro. Entra in campo con tantissima voglia di fare e dà veramente tutto, in ogni fase di gioco. Potrebbe essersi guadagnato la riconferma da titolare per i prossimi incontri.

Alessandro Zanni, voto 6: performance di sostanza per il veterano tricolore.

Tiziano Pasquali, voto 6: difficile da giudicare la partita del prima linea azzurro, in campo per poco meno di 30′ e costretto ad uscire a causa di un infortunio.

Luca Bigi, voto 6: sufficiente la gara per il tallonatore tricolore. Bene in mischia, discreta e pulita anche la sua prova in touche.

Nicola Quaglio, voto 6: come i compagni di reparto, bene in mischia, non eccellente nelle altre fasi di gioco.

Marco Riccioni, voto 7: entra presto per sostituire Pasquali, infortunato, e lo fa in ogni caso nel modo migliore, interpretando al meglio il match.

Jake Polledri, voto 7: panchina all’inizio per il terza linea azzurro, che giocherà sicuramente da titolare i match decisivi di questo Mondiale. Quando entra lo fa con il solito spirito: meta per lui al termine di una maul avanzante.

Matteo Minozzi, voto 6,5: non si concede troppe sgroppate offensive, ma quando lo fa l’estremo azzurro trova la meta.

Carlo Canna, voto 6: anche lui in meta da subentrato. Manca ancora un po’ di decisione nelle scelte, deve riuscire a far di più.

Conor O’Shea, voto 6: il risultato era quello che contava. Italia avanti a pieni punti nel proprio girone. La performance però non è del tutto convincente: dovrà strigliare i propri uomini e farli crescere nel corso della manifestazione iridata.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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