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Rugby
Rugby, Mondiali 2019: Galles-Georgia 43-14, i campioni del 6 Nazioni dominano senza problemi
Doveva essere una formalità, ma il Galles la rende ancora più facile. Tre mete in meno di venti minuti e il discorso Georgia è già alle spalle. Troppa la differenza tra due squadre arrivate in Giappone con obiettivi diversi. E la sfida di Toyota rilancia le quotazioni gallesi per il titolo, mentre la Georgia – che quattro anni fa chiuse terza e conquistò di diritto la possibilità di essere alla RWC – dovrà giocare come ha fatto nella ripresa e dimenticare i primi 40 minuti se vorrà impensierire le Fiji.
Si parte al Toyota Stadium con di fronte i campioni in carica del 6 Nazioni, il Galles, e la squadra che da anni bussa alla porta del torneo continentale chiedendo di entrare. E il primo pallone è subito perso dai georgiani e mischia per il Galles sui 22 metri. Palla persa anche dai gallesi, ma altro avanti georgiano e si resta lì. E dopo 128 secondi è Jonathan Davies a infilarsi senza problemi nella difesa: prima meta del match, con Dan Biggar che però sbaglia una trasformazione facilissima. Al 5′ interviene il TMO per un contatto aereo ma, nonostante lo stesso evidenzi come il braccio del giocatore georgiano venga strattonato da quello gallese, l’arbitro non segnala fallo. Al 7′ fallo della Georgia e dopo il clamoroso errore iniziale Biggar torna sulla piazzola e questa volta non sbaglia per l’8-0 momentaneo. Gli est-europei sono molto fallosi e così il Galles trova una nuova touche a pochi passi dalla meta quando ancora non siamo al 10′. E al 13′ ecco la seconda meta gallese, questa volta con Justin Tipuric che penetra senza difficoltà per segnare centralmente la meta del 15-0. Cerca di reagire la Georgia con il gioco al piede, ma oltre al guadagno territoriale non riesce ad avere palloni per costruire azioni pericolose. E, così, ecco che al 19′ arriva anche la terza meta del Galles che si invola con Josh Adams che va a schiacciare al largo in un primo quarto dominato dai campioni del 6 Nazioni.
Georgia completamente in balia dei britannici, che aggrediscono difensivamente, sono perfetti sui set-piece e trovano troppo facilmente spazi per correre e avanzare. Fino al 25′, quando una fiammata del numero 2 georgiano, Shalva Mamukashvili, porta i Lelos in attacco, avanti volontario di Gareth Davies per fermare l’azione, ma secondo l’arbitro tutto è regolare: si riparte solo con una mischia per i georgiani. Insiste la squadra di Milton Haig, conquista una punizione proprio dalla mischia chiusa, va in touche, ma un avanti spegne le speranze e nulla di fatto. Insiste, però, la Georgia, che perde una touche appena fuori dai 22 gallesi e così i britannici possono risalire il campo per chiudere il discorso bonus prima dell’intervallo. Dopo lo shock iniziale i Lelos hanno trovato una certa stabilità in campo, rispondono colpo su colpo e, anzi, hanno spostato il baricentro della partita nella metà campo gallese. Fino allo scadere, quando il Galles torna a premere sull’acceleratore e con una veloce azione di Jonathan Davies libera Liam Williams per la quarta meta del match che manda le squadre al riposo sul 29-0.
Moto d’orgoglio per la Georgia appena rientrata in campo. Un fallo gallese dà una touche sui 5 metri per gli est-europei che spingono con la maul, vanno oltre la linea di meta e vanno a segno con Shalva Mamukashvili. Al 47′ arriva quella che sembra la meta più bella dei Mondiali, con un calcio di Biggar in area di meta, Liam Williams l’agguanta al volo, ma la perde in avanti prima di schiacciare a terra. Sull’azione, però, c’era un fallo di Jaba Bregvadze, appena entrato in campo, e cartellino giallo per il tallonatore. Nonostante l’inferiorità, però, la Georgia resiste alla spinta gallese ed evita una nuova meta. Galles che in questa ripresa non riesce più a dominare, anzi subisce la fisicità georgiana nonostante la superiorità numerica in mischia.
Fino al 65′, quando George North scatta sull’ala, calcia l’ovale verso l’area di meta, vicino ai pali, e nella corsa a due velocissima tra Gela Aprasidze e Tomos Williams vede quest’ultimo aver la meglio e quinta meta per il 36-7. I georgiani, però, non vogliono alzare bandiera bianca, cercano disperatamente subito di riportarsi in attacco e al 70′ arriva la seconda meta con Levan Chilachava che schiaccia dopo un feroce attacco di tutta la squadra. Da un lato la stanchezza, dall’altro i giochi ormai chiusi da tempo, in campo c’è molta confusione, con tanti errori che permettono contrattacchi a sorpresa rendendo lo spettacolo finale piacevole, anche se forse tecnicamente non perfetto. Spettacolo che si conclude con la bellissima meta di George North al 76′ che mette in mostra tutta la sua classe e potenza, dopo un attacco fantastico di Tomos Williams, e fissa il punteggio sul 43-14.
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Foto: Luigi Mariani – LPS