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Rugby, Mondiali 2019: Georgia-Uruguay 33-7, i georgiani soffrono un tempo, poi dominano

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Prova a mettere a segno il secondo colpaccio in Giappone l’Uruguay, per un tempo lotta alla pari con la Georgia, segna la meta che la tiene vicina nel punteggio all’intervallo, ma a inizio ripresa arrivano le due marcature con il pack georgiano che chiudono il discorso. Per gli europei i Mondiali 2023 sono a un passo.

Georgia che prova a far pesare la sua fisicità fin dai primi istanti, ma Uruguay che risponde colpo su colpo. Serve così il piccolo numero 9 georgiano Gela Aprasidze per mettere in difficoltà i sudamericani con un’azione veloce e, alla fine, l’Uruguay si salva con un fallo. Mischia, ancora un’infrazione, di nuovo una mischia e alla fine, dopo 9 minuti e con un nuovo vantaggio la palla arriva al largo fino ad Alexander Todua che schiaccia e prima meta del match. Al 14′ occasione Uruguay, con un colpo di piede molto calcistico che ricorda lo sport in cui gli uruguaiani sono fortissimi, ma la palla è di poco fuori e nulla di fatto. Georgia che dà l’idea di essere più quadrata come squadra, ma sudamericani che mostrano coraggio e provano a rispondere azione su azione e al 19′ Khmaladze deve annullare in area di meta dopo l’ennesima bella azione dell’Uruguay.

E’ molto caldo a Kumagaya e dopo 20 minuti l’arbitro chiama una pausa per bere e rinfrescarsi, poi si riparte. Errore clamoroso di Alejandro Nieto, con il numero 8 che si trova sulla traiettoria di Berchesi mentre l’apertura sta per calciare e gli fa commettere un avanti imbarazzante che fa infuriare proprio Berchesi. Torna a spingere la Georgia, mentre sono troppi errori banali a fermare l’Uruguay, evidenziando la poca abitudine a giocare a questi livelli. Al 27′ fallo dei sudamericani che fanno collassare la maul, nuova touche per gli est europei, ancora un fuorigioco, mischia georgiana e da lì è Otari Giorgadze a schiacciare e 12-0 per la Georgia al 30′. Sudamericani che non alzano bandiera bianca, reagiscono immediatamente e dopo due minuti partono da una maul, palla a Rodrigo Silva che libera Andres Vilaseca e Uruguay che torna a -5. Poco dopo si scatena una rissa in campo e Wayne Barnes salva l’avanti georgiano che butta a terra un avversario afferrandolo al collo. Berchesi va sulla piazzola, ma sbaglia di poco dalla distanza e si va al riposo sul 12-7 per la Georgia.

Spinge subito la Georgia a inizio ripresa, troppo piccolo il gap creato nei primi 40 minuti e dopo due minuti di gioco mischia sui cinque metri per gli europei e arriva subito la meta con Levan Chilachava che schiaccia. Prova a reagire l’Uruguay, ma è molto fallosa e così la Georgia può tornare a caccia della meta del bonus. Soffre la squadra sudamericana, soprattutto con il pack, e al 52′ arriva proprio dalla maul l’ennesima meta con Jaba Bregvadze, quella che vale il 26-7 e il bonus per i georgiani. Uruguay che ormai è quasi solo Rodrigo Silva, l’ala che si invola più volte, ma è troppo solo. Al 58′ è Bregvadze che fa un calcetto che poche volte si vede da un tallonatore, Silva è solo e in difficoltà, arriva Giorgi Kveseladze che raccoglie la palla e va in meta per il 33-7.

Al 65′ punizione battuta velocemente dalla Georgia, calcio in area di meta per Zura Dzneladze che va per schiacciare, ma l’intervento di Santiago Arata gli fa perdere l’ovale: nulla di fatto. Il caldo si sta facendo sentire sulle due squadre, l’umidità porta a tanti errori di handling, con Georgia e Uruguay che faticano a gestire l’ovale. Così se gli uomini in cremisi spingono, insistono e dominano il possesso, quelli in celeste rispondono a ogni affondo, resistono per non subire anche una meta mentre ci si avvicina allo scadere. Al 78′ Facundo Gattas entra di spalla sul volto di Shalva Sutiashvili e cartellino rosso per il tallonatore. Finisce, così 33-7 per la Georgia che ora è a un passo dalla conquista del pass per i Mondiali 2023.

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Foto: Lorenzo Di Cola- LPS

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