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Rugby, Mondiali 2019: Giappone-Irlanda 19-12, i nipponici in rimonta scrivono la storia

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Era uno dei match più attesi della fase a gironi, una di quelle partite ad alto rischio per la favorita della vigilia e i pronostici non sono stati smentiti. A Shizuoka dà spettacolo il Giappone che dopo un avvio lento prende le redini del match contro l’Irlanda. I verdi dopo le prime due mete in 21 minuti non riescono più a costruire, mentre i nipponici crescono, fanno male con i trequarti, accorciano il distacco e all’ora di gioco vanno addirittura in vantaggio. E non cedono più, portando a casa il secondo successo clamoroso nella propria storia dopo quello con il Sudafrica di quattro anni fa.

Dopo i primi minuti con l’Irlanda in attacco, ribalta il campo il Giappone, che con i suoi veloci trequarti mette subito in difficoltà i verdi di Schmidt e con un calcetto va vicinissima alla meta con il solito Matsushima, che viene anticipato all’ultimo. Al 5′ fallo in ruck dell’Irlanda e Yu Tamura va sulla piazzola da quasi metà campo, ma il calcio va malamente largo. Fallo di Amanaki Lelei Mafi al 9′ e Irlanda che cerca di sorprendere il Giappone con un calcio al largo, ma nulla di fatto. Al 13′ buco di Ringrose che porta l’Irlanda sui 5 metri offensivi e sfruttando un vantaggio Carty calcia al largo ed è lo stesso Ringrose ad afferrare un fantastico pallone ed a segnare. Al 18′ fallo irlandese e questa volta Tamura non sbaglia e punteggio che va sul 5-3 per gli irlandesi.

Ma è l’Irlanda a fare la partita ed al 20′ è di nuovo vicina alla linea di meta, sempre con Carty a muovere l’ovale al piede, Stockdale ad accelerare, nuovamente un vantaggio, un altro calcio e questa volta è Rob Kearney ad afferrare il pallone e schiacciare per la seconda meta irlandese. Insiste la squadra europea, con i padroni di casa che faticano a uscire dalla loro metà campo, ma quando lo fanno sono velocissimi a risalire. Carty e compagni, comunque, resistono senza troppi problemi alle folate giapponesi, anche se cresce il XV nipponico. E quando l’Irlanda perde malamente una touche a metà campo il Giappone ha la chance di colpire ed ottiene una punizione per accorciare a -6 al 34′. Giappone che difende anche ottimamente, cresce e gioca ora alla pari con l’Irlanda e al 39′ va nuovamente sulla piazzola da lontano e si va al riposo sul 9-12 per l’Irlanda. Primo tempo con i ragazzi in verde in controllo per più di metà tempo, ma nel finale Giappone in forte crescita e grandissimo equilibrio a Shizuoka.

E’ un Giappone che ora ci crede, indemoniato al rientro in campo, ma un paio di controlli non precisi dell’ovale annullano la chance. Soffre, però, l’Irlanda, che ha perso il pallino del match dopo i primi 21 minuti di gioco. Le troppe infrazioni, però, costano caro ai padroni di casa che nonostante il possesso non marcano punti nei primi 10 minuti della ripresa e, anzi, danno la chance di riportarsi in avanti agli irlandesi, che però sbagliano molto anche loro, perdendo una touche offensiva. Al 51′ magia di Matsushima che riesce a uscire palla in mano dalla propria area di meta, dribblare un paio di avversari, arrivare sui 22 prima di liberare l’ovale e salvare i suoi. Al 54′ fallo irlandese in ruck e Tamura ha la possibilità addirittura di impattare il risultato, ma dalla distanza la precisione non c’è. E’, però, un bellissimo Giappone, mentre l’Irlanda inizia ad andare in confusione, ad avere paura, commettendo errori banali. Così al 59′ è la squadra biancorossa a spingere alla ricerca della sua prima meta, ha un vantaggio da sfruttare ed è Lomano Lava Lemeki a schiacciare per il clamoroso sorpasso sul 16-12.

Irlanda chiamata a reagire, a tornare a costruire quel gioco che non si è più visto dopo il primo quarto di gara. Spingono i ragazzi di Joe Schmidt, ma gli errori si accumulano e il punteggio per gli irlandesi non si muove da oltre 45 minuti. Così passa il tempo e il Giappone accarezza sempre più il sogno di una vittoria. Al 71′ conquista anche una punizione e Yu Tamura va per il +7 e non sbaglia. Ora per gli irlandesi si tratta di un’impresa disperata e così si buttano in avanti alla ricerca del pareggio, ma quando il Giappone intercetta l’ovale e si lancia con Lemeki in attacco tutto sembra finito, con l’Irlanda che si salva grazie a Keith Earls, il quale ferma il trequarti nipponico ad un passo dalla meta. Passa, però, il tempo e arriva il fischio finale: il Giappone vince e prenota i quarti.

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Foto: Luigi Mariani – LPS

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