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Rugby, Mondiali 2019: Irlanda al match point, sfide facili per Argentina e Sudafrica

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Sono tre le partite in programma domani in Giappone e la Rugby World Cup entra nel vivo. Se due sfide appaiono già scritte, sarà il match di Shizuoka a dare la prima risposta definitiva in questa manifestazione iridata. In campo, dunque, scenderanno Argentina-Tonga, Giappone-Irlanda e Sudafrica-Namibia.

La sconfitta di strettissima misura con la Francia ha gettato l’Argentina nello sconforto. Con l’Inghilterra che sembra inarrestabile, infatti, i quarti di finale sono già un’utopia per i sudamericani che, però, prima di tentare il tutto per tutto con i britannici dovranno superare lo scoglio Tonga. All’Hanazono Rugby Stadium, con fischio d’inizio alle 6.45 italiane, i Pumas partono come favoriti d’obbligo e coach Ledesma ha effettuato tanti cambi nel XV ideale. I pacifici non sembrano un pericolo reale, ma contro l’Inghilterra – nonostante il 35-3 finale – è servita la doppietta di Manu Tuilagi attorno a metà primo tempo prima che gli inglesi riuscissero a creare il gap decisivo, mentre il punto di bonus è arrivato solo a quattro minuti dalla fine. Insomma, l’Argentina deve vincere e farlo con bonus per continuare a sognare, ma non è così scontato.

Il big match di giornata, come detto, si disputerà alle 9.15 allo Shizuoka Stadium Ecopa. In campo scendono i padroni di casa del Giappone e l’Irlanda, in quello che per gli europei è un match point per i quarti di finale. La netta vittoria sulla Scozia rende gli irlandesi favoritissimi per chiudere al primo posto il girone, ma i nipponici arriveranno sospinti dal pubblico. Certo, la partita con la Russia ha lasciato molte perplessità sulla qualità reale del Giappone, ma se l’emozione dell’esordio è stata archiviata allora domani dovremmo vedere il vero team nipponico che vorrà dare un segnale contro l’Irlanda anche in vista dello spareggio playoff con la Scozia.

Il sabato iridato si chiuderà alle 11.45 al City of Toyota Stadium, dove andrà in scena il derby africano tra Sudafrica e Namibia. E’ sicuramente la sfida meno attesa della giornata, troppa la differenza tra le due squadre, con gli Springboks che sono tra i favoriti d’obbligo per la vittoria finale, mentre la Namibia è ancora alla ricerca della sua prima vittoria in sei partecipazioni alla Rugby World Cup. Certo, Rassie Erasmus ha rimescolato le carte rispetto all’esordio con gli All Blacks e in vista della sfida contro l’Italia, ma a Toyota è difficile immaginare un copione diverso dal monologo sudafricano.

Ecco le squadre che scenderanno in campo.

Argentina-Tonga

Argentina: 15 Emiliano Boffelli, 14 Matías Moroni, 13 Matias Orlando, 12 Jeronimo De La Fuente, 11 Santiago Carreras, 10 Benjamin Urdapilleta, 9 Tomas Cubelli, 8 Tomas Lezana, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Juan Figallo, 2 Julian Montoya, 1 Nahuel Tetaz Chaparro
In panchina: 16 Agustín Creevy, 17 Mayco Vivas, 18 Santiago Medrano, 19 Matias Alemanno, 20 Javier Ortega Desio, 21 Felipe Ezcurra, 22 Nicolas Sanchez, 23 Bautista Delguy

Tonga: 15 Telusa Veainu, 14 Viliami Lolohea, 13 Malietoa Hingano, 12 Siale Piutau, 11 David Halaifonua, 10 James Faiva, 9 Sonatane Takulua, 8 Maama Vaipulu, 7 Zane Kapeli, 6 Sione Kalamafoni, 5 Halaleva Fifita, 4 Sam Lousi, 3 Ben Tameifuna, 2 Paula Ngauamo, 1 Siegfried Fisi’ihoi
In panchina: 16 Sosefo Sakalia, 17 Vunipola Fifita, 18 Ma’afu Fia, 19 Sitiveni Mafi, 20 Nasi Manu, 21 Leon Fukofuka, 22 Latiume Fosita, 23 Cooper Vuna

Giappone-Irlanda

Giappone: 15 Ryohei Yamanaka, 14 Kotaro Matsushima, 13 Timothy Lafaele, 12 Ryoto Nakamura, 11 William Tupou, 10 Yu Tamura, 9 Yutaka Nagare, 8 Amanaki Lelei Mafi, 7 Pieter Labuschagne, 6 Kazuki Himeno, 5 James Moore, 4 Luke Thompson, 3 Jiwon Koo, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
In panchina: 16 Atsushi Sakate, 17 Isileli Nakajima, 18 Asaeli Ai Valu, 19 Wimpie van der Walt, 20 Michael Leitch, 21 Fumiaki Tanaka, 22 Rikiya Matsuda, 23 Lomano Lava Lemeki

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Chris Farrell, 11 Jacob Stockdale, 10 Jack Carty, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best, 1 Cian Healy
In panchina: 16 Sean Cronin, 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Tadhg Beirne, 20 Rhys Ruddock, 21 Luke McGrath, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour

Sudafrica-Namibia

Sudafrica: 15 Warrick Gelant, 14 Sbu Nkosi, 13 Lukhanyo Am, 12 Frans Steyn, 11 Makazole Mapimpi, 10 Elton Jantjies, 9 Herschel Jantjies, 8 Schalk Brits, 7 Kwagga Smith, 6 Francois Louw, 5 Lood de Jager, 4 RG Snyman, 3 Vincent Koch, 2 Bongi Mbonambi, 1 Tendai Mtawarira
In panchina: 16 Steven Kitshoff, 17 Thomas du Toit, 18 Eben Etzebeth, 19 Siya Kolisi, 20 Franco Mostert, 21 Cobus Reinach, 22 Damian de Allende, 23 Cheslin Kolbe

Namibia: 15 Johan Tromp, 14 Chad Plato, 13 JC Greyling, 12 Peter John Walters, 11 Lesley Klim, 10 Cliven Loubser, 9 Eugene Jantjies, 8 Adriaan Booysen, 7 Muharua Katjijeko, 6 Thomasau Forbes, 5 Tjiuee Uanivi, 4 Johan Retief, 3 AJ de Klerk, 2 Louis van der Westhuizen, 1 Desiderius Sethie
In panchina: 16 Obert Nortje, 17 Andre Rademeyer, 18 Johannes Coetzee, 19 Prince Gaoseb, 20 Janco Venter, 21 Wian Conradie, 22 Helarius Axasman Kisting, 23 Johan Deysel

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Foto: Luigi Mariani – LPS

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