Rugby
Rugby, Mondiali 2019: Italia, con la Namibia è vietato sbagliare
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Domani, con fischio d’inizio alle 7.15 e diretta tv su Rai 2, inizia la Coppa del Mondo di rugby dell’Italia. Un’attesa lunga quasi quattro anni, da quando dopo il 6 Nazioni 2016 sulla panchina degli azzurri si è seduto Conor O’Shea. Da allora, appunto, sono passati circa 42 mesi e dopo l’entusiasmo iniziale l’avvicinarsi alla Rugby World Cup è stata vissuta quasi come un’agonia. Per i risultati che stentano ad arrivare, sicuramente, ma anche per quel sorteggio che ha messo l’Italia nello stesso girone con All Blacks e Sudafrica. Insomma, i Mondiali sono diventati una mission impossible. O quasi. Ma ora gli azzurri hanno due impegni ben diversi, due sfide da non perdere per non rendere il viaggio in Giappone un flop quasi prima di iniziare.
Rispetto all’ultimo test match perso a Newcastle contro l’Inghilterra O’Shea tiene nel XV di partenza solo Nicola Quaglio, Braam Steyn, Edoardo Padovani, Tommaso Benvenuti, Mattia Bellini e Jayden Hayward. Due dei giocatori più attesi al Mondiale, o forse i più attesi, cioè Matteo Minozzi e Jake Polledri siederanno in panchina, tenuti a riposo dal ct irlandese in vista di sfide più probanti. Sì, perché quella con la Namibia è una partita da vincere. Convincendo.
La Namibia, infatti, è al suo sesto mondiale, ma nonostante la lunga esperienza non è ancora riuscita a vincere una partita. I valori in campo, sulla carta, sono troppo differenti. Un’Italia abituata a giocare contro nazionali di spessore mondiale e una Namibia che, al di là della Rugby World Cup, ha ben poche occasioni di testarsi con le più forti. Un’Italia che può far affidamento all’esperienza di Sergio Parisse e Alessandro Zanni, mentre la Namibia dopo i Mondiali 2015 ha perso il suo leader storico, Jacques Burger, e poche settimane fa ha dovuto rinunciare anche a Renaldo Bothma, terza linea che ha annunciato a sorpresa l’addio alla nazionale a pochi giorni dall’inizio della preparazione. E all’ultimo deve rinunciare anche a capitan Johan Deysel, infortunato. Il giocatore più esperto, Eugene Jantjies, sarà invece in panchina.
Insomma, sulla carta quella di Hanazono per gli azzurri non dovrà essere più che una formalità. Nonostante Conor O’Shea abbia fatto ampio turnover (probabile che utilizzi quasi tutti i 31 convocati tra domani e giovedì, quando l’Italia affronterà il Canada) chi scende in campo non avrà alibi. Certo, rispetto alle ultime uscite estive l’Italia dovrà mettere a posto la rimessa laterale, arma sfruttata nell’ultimo 6 Nazioni ma che è stata deficitaria nei test match pre-mondiale, e dovrà puntare molto sull’attacco. Tito Tebaldi e Tommaso Allan hanno la qualità e l’esperienza per innestare i trequarti, mentre Luca Morisi, Mattia Bellini ed Edoardo Padovani dovranno essere pronti a sfruttare ogni occasione.
Italia – Namibia
Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Edoardo Padovani, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Luca Morisi, 11 Mattia Bellini, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi, 8 Sergio Parisse, 7 Maxime Mbandà, 6 Braam Steyn, 5 Federico Ruzza, 4 Alessandro Zanni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Luca Bigi, 1 Nicola Quaglio
In panchina: Oliviero Fabiani, Simone Ferrari, Marco Riccioni, Dean Budd, Jake Polledri, Guglielmo Palazzani, Carlo Canna, Matteo Minozzi
Namibia: 15 Johann Tromp; 14 Chad Plato, 13 Justin Newman, 12 Darryl de la Harpe, 11 J.C. Greyling; 10 Cliven Loubser, 9 Damian Stevens; 8 Janco Venter, 7 Wian Conradie, 6 Rohan Kitshoff; 5 Tjiuee Uanivi, 4 P.J. Van Hill; 3 Johannes Coetzee, 2 Torsten Van Jaarsveld, 1 Andre Rademeyer
In panchina: 16 Louis van der Westhuizen, 17 A.J. De Klerk, 18 Nelius Theron, 19 Johan Retief, 20 Max Katjijeko, 21 Eugene Jantjies, 22 Helarius Kisting, 23 Lesley Klim
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Foto: Claudio Bosco – LPS