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Rugby, Mondiali 2019: Italia-Namibia 47-22. Tanti errori, ma alla fine arriva la vittoria

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Un’Italia troppo brutta per essere vera, ma che è veramente in campo a Osaka. Gli azzurri vincono la sfida d’esordio ai Mondiali contro la Namibia, ma fanno tutto tranne che convincere. Nel primo tempo serve arrivare allo scadere per allungare contro una formazione oggettivamente mediocre, poi nella ripresa gli azzurri possono scappare via, ma con molti dubbi mentre si esce dall’Hanazono Stadium.

Inizio distratto dell’Italia che commette subito un fallo e permette alla Namibia di risalire il campo. Servono quasi quattro minuti per vedere l’Italia palla in mano che fa iniziare un ping pong tattico tra le due squadre. Errore in touche di Bigi e dopo 6 minuti è la Namibia ad andare in meta con Damian Stevens contro degli azzurri troppo distratti. Errori banali anche per la Namibia e da una touche sui 22 è Bigi a scattare, poi è Morisi ad arrivare a un passo dalla meta e l’arbitro fischia. Italia che sceglie la mischia e non i tre punti facili, ed è la mischia a fare male e l’arbitro fischia una meta di punizione e si va sul 7-7 dopo dieci minuti di gioco. Subito torna ad attaccare l’Italia, ottima azione con Ruzza e Mbandà protagonisti, ma a pochi metri dalla fine Parisse fa avanti e nulla di fatto. Continuano gli errori banali degli azzurri, che perdono troppo facilmente palla in attacco e difendono senza concretezza. Al 18′ altra occasione d’oro per gli azzurri. Benvenuti fa il buco, poi libera Allan, scatto, ma quando fa l’offload il pallone arriva male a Hayward e palla persa.

Su una punizione che non esce, palla a Hayward e lui e Bellini corrono in tandem fino a un passo dalla linea di meta, ma la Namibia si salva con un fallo. E azzurri che vanno oltre con Parisse, ma l’arbitro non lascia giocare e nuova mischia. Ancora un attacco, ancora un buco, ma l’arbitro viene abbattuto e nulla di fatto. Italia che gioca solo nella metà campo della Namibia, ma non riesce a concretizzare, con troppi banali errori a fermare gli azzurri. Al 26′ è, però, Luca Morisi a dare la sveglia con una corsa fantastica fino a un passo dalla linea di meta, poi palla ad Allan che schiaccia tra i pali. Bell’intercetto di Edo Padovani poco dopo, anche se non si concretizza il vantaggio. Al 35′ ancora un banale errore quando l’Italia era praticamente già in meta, con un affondo che si ferma sull’ultimo passaggio sbagliato a Padovani. Continui i palloni persi dall’Italia, con gli azzurri che comunque insistono in attacco. Ma non segnano il primo tempo avanza senza che l’Italia riesca non solo a marcare, ma anche a essere convincente. Ma allo scadere è Federico Ruzza che regala un colpo di genio, passaggio a Tebaldi che si invola in meta per il 21-7.

La ripresa inizia con un diluvio sull’Hanazono Stadium. E l’Italia subito spinge, prima affonda Bigi, poi Mbandà, poi la palla a Tommy Benvenuti che con un grubber al largo raggiunge Mattia Bellini e arriva la meta del bonus. Insiste l’Italia, che cambia tantissimi giocatori, e al 47′ è il neoentrato Carlo Canna ad andare oltre. TMO e meta assegnata e Italia che va sul 35-7. Fallo azzurro al 50′ e Loubser può aggiungere tre punti allo score. Italia che è tornata a rallentare troppo il ritmo, la mediana soffre e commette diversi errori, e così la Namibia può risalire il campo e provare ad attaccare. E a segnare la seconda meta, con un affondo in prima fase e a marcare è J.C. Greyling per il 35-15.

Italia che ha ripreso a giocare come nel primo tempo, con molta sufficienza ed errori banali. Così passano i minuti senza che l’Italia riesca a convincere, con passaggi brutti, fatti con distrazione e così gli azzurri non riescono a impensierire la Namibia. Fino al 70′, quando da maul parte Jake Polledri per la sesta meta azzurra e punteggio che va sul 40-15. Al 76′ è anche Matteo Minozzi a iscrivere il suo nome sullo scoreboard con una bella meta al largo e punteggio che si porta sul 47-15. A tempo quasi scaduto, però, l’Italia regala l’ennesima meta con una difesa di burro ed è Plato a sfondare senza problemi e punteggio finale che si fissa sul 47-22.

 

 

 

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Foto: Italrugby

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