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Rugby, Mondiali 2019: la Nuova Zelanda batte il Sudafrica dopo 80 minuti di lotta

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Doveva essere il match clou di giornata e non ha deluso le aspettative. Sudafrica e Nuova Zelanda combattono palla su palla per 80 minuti, con gli All Blacks che dominano i primi 40 minuti grazie a due fiammate micidiali, mentre nella ripresa il Sudafrica cambia marcia e riapre un match grazie alla classe di Kolbe. Ma non basta e la Nuova Zelanda si impone al termine di un bellissimo incontro.

Dopo un minuto di gioco tenuto degli All Blacks sulla metà campo e il Sudafrica subito va per i pali con Handré Pollard che non sbaglia e primo vantaggio di misura per gli Springboks. Insiste la squadra di Erasmus, con la Nuova Zelanda che cerca di mettere in difficoltà gli avversari con calci alti, mentre i sudafricani spingono palla in mano. Match subito molto fisico, scontri durissimi a dimostrazione che nessuna delle due squadre ha preso la sfida sottogamba. Sudafrica molto aggressiva, All Blacks che faticano a gestire l’ovale, sempre in ritardo e rischiando di perdere palla continuamente. Al 18′ ancora un fallo dei tuttineri e Sudafrica che può allungare di nuovo con Pollard, ma l’apertura colpisce il palo e nulla di fatto.

Al 21′, però, contrattacco velocissimo degli All Blacks su una disattenzione del Sudafrica, Mo’unga viene fermato a un passo dalla meta, ma sul prosieguo dell’azione fallo disperato dei gialloverdi e Mo’unga impatta il risultato dalla piazzola. E subito dopo bellissima azione della Nuova Zelanda che parte con Sevu Reece, poi Ardie Savea, la palla a Beauden Barrett e, infine, ecco che arriva George Bridge per la prima meta del match e 10-3. Dominio tuttonero ora in campo e pochi minuti dopo, al 27′, è Anton Lienert-Brown a bucare una non perfetta difesa sudafricana, palla a Scott Barrett e seconda meta della partita. Match divertente, due squadre che non si nascondono e al 38′ Mo’unga manca i pali su un nuovo falla sudafricano. Primo tempo che, così, finisce 17-3 per la Nuova Zelanda, capace di sfruttare al meglio le occasioni avute.

Soffre il Sudafrica in mischia e la Nuova Zelanda controlla una partita rimasta realmente in equilibrio solo 20 minuti fino a ora. Al 46′, però, fiammata micidiale di Cheslin Kolbe che fa impazzire Mo’unga e arriva a un passo dalla meta prima di venir fermato, con i neozelandesi che ripartono dalla loro area di meta, rischiando tantissimo. E sul prosieguo dell’azione Pieter-Steph du Toit raccoglie l’ovale dalla ruck e va tra i pali, riaprendo la partita. Ancora una magia di Kolbe al 51′, con però possibile avanti sul passaggio, e Springboks che tornano a un passo dalla linea di meta. Si alza ancora di più l’intensità dei contatti in campo, la battaglia diventa ancora più fisica  e al 59′ Pollard tenda un drop e porta il Sudafrica sotto 17-13.

Deve reagire la Nuova Zelanda, che in questa ripresa è stata nettamente surclassata fisicamente dagli Springboks. E al 65′ un fallo permette agli All Blacks di respirare e andare sulla piazzola con Mo’unga che riporta a +7 i tuttineri. Al 72′ c’è la chance di chiudere il discorso e Beauden Barrett va sulla piazzola dalla distanza e non sbaglia e Nuova Zelanda che va sul 23-13. Vince la Nuova Zelanda e prenota il primo posto nel girone.

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Foto: Lapresse

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