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Rugby
Rugby, Mondiali 2019: l’Italia verso il Sudafrica. Situazione infortuni e le possibili scelte di formazione di O’Shea
Inizia la settimana più importante per l’Italrugby in questa Rugby World Cup in Giappone. Dopo le nette vittorie contro Namibia e Canada, infatti, venerdì mattina sarà la sfida della verità contro il Sudafrica. Conor O’Shea dovrà valutare attentamente quanto visto in campo nei primi 160 minuti per fare le sue scelte, con la fortuna di avere quasi l’intera rosa a disposizione per il big match contro gli Springboks.
Per questa partita il ct irlandese punterà, ovviamente, sul XV ideale e in prima linea dovremmo vedere titolari Andrea Lovotti e Simone Ferrari a piloni. A tallonatore le ultime notizie sono pessimiste su un recupero di Leonardo Ghiraldini e, dunque, spazio dovrebbe esserci per Luca Bigi, prima scelta in assenza del numero 2 veterano. Più dubbi in seconda linea, dove il nome certo dovrebbe essere quello di Dean Budd, con O’Shea che dovrà scegliere tra la fisicità, anche difensiva, di David Sisi e il gioco più eclettico di Federico Ruzza.
Ma il vero punto di domanda è in terza linea, dove in questi giorni si è discusso molto sulle scelte che farà O’Shea. Se la certezza è quella di Jake Polledri a flanker, bisognerà capire se verrà affiancato da Seb Negri, come contro il Canada, o da Braam Steyn. La scelta dipenderà da Sergio Parisse. Verrà schierato titolare a 8? Allora Steyn andrà flanker e Negri in panchina. Avrà il coraggio il ct di far partire il leggendario capitano dalla panchina come impact player? Allora Steyn andrà a 8 e Sebastian Negri a flanker. Difficile immaginare la scelta del tecnico irlandese.
Altro dubbio che a O’Shea sarà nato dopo il Canada è in mediana. Nella programmazione sicuramente Tito Tebaldi era visto come il titolare per questa sfida, ma la buona prestazione di Callum Braley contro il Canada dà qualche chance in più all’italoinglese, ma sicuramente saranno loro due i numeri 9 tra campo e panchina. A 10, invece, conferma sicura per Tommaso Allan.
Nella trequarti troviamo l’unico dubbio per infortunio. In queste ore verrà valutata la situazione di Edoardo Padovani che, però, potrebbe dare forfait. E anche qui vedremo se O’Shea ripeterà l’esperimento di Fukuoka, con Jayden Hayward a centro come doppio regista con Allan, o se tornerà alla coppia più tradizionale formata da Luca Morisi e Michele Campagnaro. Morisi ha fatto benissimo con la Namibia e la scelta sarà totalmente tattica e non in base alla qualità dei giocatori.
Con l’assenza di Padovani l’unica certezza all’ala è Mattia Bellini, già due mete per lui in Giappone, cui verrà affiancato uno tra Tommaso Benvenuti e Giulio Bisegni. Sempre che O’Shea non decida, con Morisi/Campagnaro a centri, di rimettere Hayden a estremo, spostando Matteo Minozzi all’ala. Ipotesi, però, che appare difficile da vedere, perché Minozzi si è confermato in gran forma a estremo, mentre spostato al lato del gioco perde in esplosività ed è meno coinvolto nel gioco.
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Foto: Lapresse