Rugby
Rugby, Mondiali 2019: Samoa-Russia, i pacifici cullano un sogno quasi impossibile
Inizia oggi, con fischio alle 12.15, il secondo turno della Rugby World Cup in Giappone. Al Kumagaya Rugby Stadium torna in campo la Russia, uscita sconfitta nel match inaugurale contro il Giappone, e le Samoa, al loro esordio iridato. Sulla carta una sfida poco importante, senza alcun fascino e ai margini del rugby che conta ai Mondiali. E, effettivamente, il rischio visti i recenti risultati può essere questo, ma non bisogna dimenticare che le Samoa sono una nobile decaduta e che possono sempre riservare sorprese.
Le Samoa, infatti, oggi si posizionano al 16° posto nel ranking mondiale, hanno chiuso l’ultima Pacific Nations Cup (un torneo che coinvolge anche Fiji, Tonga, Giappone, USA e Canada) al quarto posto, vincendo con i tongani e perdendo con USA e Fiji. Ma sono state due sconfitte di misura e solo pochi anni fa, parliamo del 2013, le Samoa erano arrivate fin al 7° posto nel ranking mondiale e insidiavano concretamente l’élile ovale. Insomma, sono dei cosiddetti underdog, ma inseriti in un girone non impossibile – con Irlanda, Scozia e Giappone oltre alla Russia – i samoani potrebbero anche sognare di mettere a segno un colpaccio.
L’obiettivo primario è, sicuramente, il match del prossimo 5 ottobre contro i padroni di casa del Giappone (dove teoricamente si giocheranno il terzo posto, cioè la qualificazione diretta ai prossimi Mondiali), ma con la Scozia vista in campo con l’Irlanda le Samoa potrebbero anche fare sogni di gloria ben maggiori. Ma attenzione, perché dall’altra parte le Samoa sono in piena rivoluzione, con un nuovo staff tecnico e una rosa che ha perso molti petali importanti, e la sfida di oggi con la Russia diventa fondamentale affinché i pacifici non traducano questo Mondiale in un flop storico.
Detto ciò, le Samoa schierano molti giocatori che giocano in Europa e che hanno qualità, esperienza e, in mischia, anche peso. Da Logovii Mulipola a Teofilo Paulo (ex Benetton Treviso), passando per Chris Vui il pacchetto di mischia è imponente, mentre tra i trequarti spiccano giocatori di assoluto valore e talento quali Tim Nanai-Williams, Alapati Leiua o Tusi Pisi. La Russia vista con il Giappone non è certo quella arrendevole vista a San Benedetto del Tronto contro l’Italia, ma va anche tenuto conto della giornata negativa dei nipponici e, dunque, non sembra poter comunque impensierire i samoani.
Samoa – Russia
Samoa: 15 Tim Nanai-Williams, 14 Ahsee Tuala, 13 Alapati Leiua, 12 Rey Lee-Lo, 11 Ed Fidow, 10 Tusi Pisi, 9 Dwayne Polataivao, 8 Afaesetiti Amosa, 7 TJ Ioane, 6 Chris Vui, 5 Kane Le’aupepe, 4 Teofilo Paulo, 3 Michael Alaalatoa, 2 Motu Matu’u, 1 Logovii Mulipola
In panchina: 16 Ray Niuia, 17 Paul Alo-Emile, 18 Jordan Lay, 19 Senio Toleafoa, 20 Josh Tyrell, 21 Melani Matavao, 22 AJ Alatimu, 23 Henry Taefu
Russia: 15 Vasily Artemyev (c), 14 German Davydov, 13 Vladimir Ostroushko, 12 Dmitry Gerasimov, 11 Kirill Golosnitskiy, 10 Yury Kushnarev, 9 Vasily Dorofeev, 8 Nikita Vavilin, 7 Tagir Gadzhiev, 6 Vitaly Zhivatov, 5 Bogdan Fedotko, 4 Andrey Ostrikov, 3 Kirill Gotovtsev, 2 Stanislav Selskii, 1 Valery Morozov
In panchina: 16 Evgeny Matveev, 17 Andrei Polivalov, 18 Azamat Bitiev, 19 Andrey Garbuzov, 20 Anton Sychev, 21 Dmitry Perov, 22 Ramil Gaisin, 23 Vladislav Sozonov
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Foto: Roberto Bartomeoli – LPS