Superbike
Superbike, GP Portogallo 2019: Bautista chiamato a ripartire col piede giusto, Rea cerca conferme
Sono passati quasi due mesi da quel weekend di Laguna Seca dove si è disputato il nono appuntamento del Mondiale 2019 di Superbike, ma il circus ha finalmente terminato le lunghe vacanze e team e piloti sono chiamati a tornare in pista in vista dell’imminente GP del Portogallo 2019 che si correrà da domani a Portimao.
In realtà il lavoro è già ripreso una decina di giorni fa visto che il 25 e il 26 agosto si sono svolti dei test proprio sul tracciato portoghese, e a farla da padrone è stato il grande caldo con l’asfalto che ha raggiunto in alcuni momenti temperature estreme di oltre 50°. Jonathan Rea torna in sella alla sua Kawasaki con un enorme bottino di 81 punti di vantaggio sull’unico rivale per il titolo ancora in corsa, lo spagnolo della Ducati Alvaro Bautista. La feroce e particolare battaglia di questa stagione 2019 riapre così i battenti e tanta è la curiosità per capire se Bautista, che ritroveremo riposato e rinfrescato, sarà quello concreto e dominante di inizio Mondiale o quello demotivato e pasticcione delle ultime corse.
Rea conosce bene i 4692 metri dell’Autodromo Internacional do Algarve, avendo portato a casa qui tre doppiette nelle ultime edizioni e partirà dunque con tutti i favori del pronostico, anche perché, al contrario, per Bautista si tratterà dell’esordio assoluto a Portimao. Il vantaggio in classifica resta in ogni caso ormai quasi incolmabile visto che mancano solamente quattro round al termine e dovrebbe davvero succedere un cataclisma (oppure un infortunio del nordirlandese, che chiaramente non auguriamo) per permettere all’iberico di riportarsi sotto impedendo al campione del mondo di terminare l’anno mettendosi in tasca il quinto sigillo iridato consecutivo.
Molto aperta anche la lotta per il terzo posto finale. Tra gli altri ritroveremo al 100% della forma entrambi i centauri della Yamaha Alex Lowes e Michael Van der Mark che potrebbero dunque riprendere il ruolo di principali terzi incomodi, anche se il pilota britannico ha deciso di lasciare il team Pata alla scadenza del suo contratto (2020). Non si possono certo chiamare fuori inoltre il giovane turco della Kawasaki e prossimo al passaggio al team ufficiale Toprak Razgatlioglu e la BMW di Tom Sykes che tanto è riuscita a fare bene tra Misano e Donington.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Valerio Origo