US Open 2019: Berrettini esce con onore. Adesso per Medvedev c’è l’esame Nadal

Si ferma in semifinale il fantastico cammino di Matteo Berrettini negli US Open 2019. Rafael Nadal si è dimostrato un ostacolo ancora troppo difficile da superare per il tennista romano, che ha comunque lottato per due set alla pari con lo spagnolo, cedendo, anche forse per stanchezza fisica ed emotiva, nel terzo ed ultimo set. Una prestazione comunque positiva per il neo numero tredici del mondo.

Matteo ha anche dei rimpianti, specialmente per quei due set point consecutivi avuti nel tiebreak del primo set. Andare avanti per 1-0 avrebbe dato ancora più fiducia a Berrettini e anche i piani di Nadal si sarebbero complicati notevolmente. Resta comunque uno straordinario torneo per il romano, che ora ha in testa un altro obiettivo impensabile ad inizio anno: le ATP Finals. Berrettini è nono nella race e può davvero credere di entrare tra i migliori otto e si giocherà tutto negli ultimi due Masters 1000 dell’anno a Shanghai e Parigi Bercy.

Anche per Nadal c’è ora un grande obiettivo ed è quello di conquistare il 19esimo Slam della carriera, portandosi solamente a -1 da Roger Federer. Lo spagnolo sta giocando benissimo e ha concesso un solo set agli avversari in tutto il torneo (a Cilic negli ottavi). Ora in finale si troverà di fronte quel Daniil Medvedev che ha demolito nella finale di Montreal, superandolo per 6-3 6-0.

Da quella sconfitta, però, il russo non ha più perso, vincendo prima il Masters 1000 di Cincinnati e poi conquistando la sua prima finale Slam della carriera. E’ il giocatore probabilmente più in forma e forse il peggior avversario che Nadal possa incontrare attualmente, ma è anche la sua prima volta e potrebbe pagare un po’ di emozioni. Una cosa che comunque non è accaduta prima nei quarti con Stan Wawrinka e poi ieri in semifinale con Grigor Dimitrov, battuto in tre set con ampio merito. Medvedev può davvero rappresentare quella novità tanto attesa rispetto ai soliti Big-3, ma ora dovrà superare l’esame più importante. 

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Foto: LaPresse