US Open 2019, Bianca Andreescu: “Sognavo una finale con lei”. Serena Williams: “E’ un onore essere ancora qui a competere”

Tra la premiazione e la sala stampa, scorrono le parole della vinta e della vincitrice, di Serena Williams e di Bianca Andreescu, in un susseguirsi di emozioni legate alla finale degli US Open vinta dalla canadese di fronte al suo idolo di sempre, a cui ha paradossalmente strappato, ancora una volta, il sogno della ventiquattresima vittoria in un torneo dello Slam.

Durante la premiazione, queste sono state le parole dell’americana, alla seconda finale persa di fila in quel di New York, e quarta in senso assoluto: “Avrei voluto giocare meglio, ma se qualcun’altra deve vincere questo torneo, a parte Venus, sono felice che sia tu (rivolta ad Andreescu, N.d.R.). È un onore essere qui, ancora qui a competere, non è facile in questo sport restare competitivi per vent’anni. Voglio ringraziare il Dio Geova per avermi dato la possibilità di esserci. Grazie anche al mio team, che è stato con me attraverso tutti gli alti e soprattutto i bassi. Spero che avremo di nuovo qualche alto presto”.

Di tenore ben diverso le affermazioni di Andreescu, stavolta in sala stampa, felicissima di aver conquistato a 19 anni uno Slam che appare solo il primo di tanti nella sua carriera: “Mi ero immaginata di giocare una finale contro Serena Williams per tutta la vita, è un momento che ho sognato da quando ho vinto l’Orange Bowl. Mi ci vedevo ogni giorno, che sia avvenuto davvero è pazzesco. Volevo ispirare le persone, specialmente gli atleti canadesi, spero che questi miei risultati ci riescano. Tanti atleti del mio Paese mi hanno ispirato e aperto la strada, ora tocca a me farlo“.

Ancora, sul momento in cui ha dovuto servire per il match sul 6-5: “Durante il cambio campo sul 6-5, mi sono solo detta di mettere quella maledetta palla in campo, e di respirare con calma. Volevo vincere il primo punto del game per farle vedere che ero lì”.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse