US Open 2019: da Federer a Nadal. Matteo Berrettini è maturato ed ora lancia la sfida allo spagnolo

Sarà Rafael Nadal l’avversario di Matteo Berrettini nella semifinale degli US Open 2019. Lo spagnolo ha battuto nettamente l’argentino Diego Schwartzman, raggiungendo il romano, che si era reso protagonista di una straordinaria vittoria in cinque set contro Gael Monfils.

Una partita sicuramente difficile e complicatissima per Berrettini e subito il pensiero va a quel match degli ottavi di finale di Wimbledon contro Roger Federer. In quella occasione Matteo venne completamente bloccato dalla pressione e fu travolto in poco più di un’ora dallo svizzero. Una sconfitta che è sicuramente servita alla crescita del romano, che ha fatto esperienza soprattutto nel gestire le emozioni e le tensioni di un match contro un tale avversario. Sentimenti che Berrettini vivrà anche domani notte, dove comunque pressione ed importanza del match saranno ancora più alte rispetto a quel match sull’erba londinese.

Berrettini dovrà avere il coraggio e la spavalderia di giocare partita pari con Nadal. Fondamentale sarà avere un rendimento alto con la prima di servizio, visto che dall’altra parte della rete c’è uno dei migliori “risponditori” del circuito. Il compito dell’italiano sarà quello di scambiare il meno possibile, cercando di essere subito aggressivo con il suo dritto, evitando di entrare in battaglia con il numero due del mondo.

Importante sarà l’approccio alla partita. Inutile negare che l’emozione per Berrettini sarà tanta e il possibile nuovo numero tredici del mondo (Dimitrov non dovrà vincere il torneo) dovrà essere bravo a gestirla. Con Federer a Wimbledon fu subito un inizio da incubo, mentre incominciare bene il match contro Nadal darebbe coraggio all’azzurro e soprattutto potrebbe togliere anche qualche certezza allo spagnolo, che sa di essere super favorito non solo per la semifinale, ma anche per la conquista del torneo.

Coraggio e anche un po’ di incoscienza. Matteo Berrettini prova a regalarsi un’altra notte indimenticabile ed un’impresa che lo proietterebbe ancora di più nella storia del tennis italiano.

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Foto: LaPresse