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US Open 2019: Matteo Berrettini è da applausi ma cede in tre set a Nadal. Quinta finale a New York per lo spagnolo

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Termina in semifinale la splendida avventura di Matteo Berrettini allo US Open 2019 di tennis. L’azzurro è stato sconfitto dal n.2 del mondo Rafael Nadal con il punteggio di 7-6 (6) 6-4 6-1 in 2 ore e 39 minuti di partita. Un match molto ben giocato dall’italiano nei primi due set, avendo due chance nel tie-break di far suo il primo parziale. Una prestazione da applausi al cospetto di un Nadal superbo, che avvalora ulteriormente quanto il 23enne del Bel Paese ha saputo fare nel corso di questo torneo e di questa partita. Tuttavia, il maiorchino ha fatto valere la sua superiorità ed esperienza, elevando frazione dopo frazione il proprio standard. Per Rafa si tratta della quinta finale in carriera in questo Major e della 27esima in uno Slam, dove affronterà il russo Daniil Medvedev (n.5 ATP), contro cui si è imposto nettamente nell’atto conclusivo della Rogers Cup quest’anno.

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Nel primo set Nadal vuol far capire chi comanda e due palle break arrivano nel secondo gioco. Berrettini, però, tiene ottimamente e, supportato da colpi solidi, annulla le due chance al rivale. La frazione si sviluppa sul filo dell’equilibrio e il romano ha il merito di restare sempre attaccato al suo più quotato avversario, mettendo in mostra colpi d’alta scuola e alcune variazioni sul tema, come alcune palle corte ottimamente eseguite. Rafa intensifica la pressione nell’ottavo game ma ancora una volta tre palle break vengono annullate da un Matteo molto centrato e consapevole dei propri mezzi. Una storia che si ripete nel decimo gioco, portando a 6 i break point annullati dall’italiano. Si va al tie-break e il nostro portacolori parte fortissimo, sfruttando una pazzesca risposta di rovescio e un doppio fallo dell’avversario. Due set point sono sulla racchetta dell’italiano (6-4) ma purtroppo una giocata a rete si spegne sul nastro e una palla corta muore in rete. La spunta il campione nativo di Manacor che si aggiudica la frazione sull’8-6.

Nel secondo set il canovaccio del match non cambia: Berrettini sempre costretto agli straordinari ma bravissimo a salvare due palle break in apertura e una nel terzo game. Lo spagnolo alza decisamente l’asticella e obbliga spesso il classe ’96 del Bel Paese a giocare lungo la diagonale di rovescio. Una strategia che porta al break del settimo gioco e alla chiosa sul 6-4, forte dell’86% dei punti ottenuti con la prima in battuta e di appena 7 errori non forzati.

Nel terzo set si assiste al dominio del n.2 del mondo. Il break in apertura dell’iberico mette sui binari a lui più favorevoli la frazione. Matteo cala decisamente dal punto di vista fisico e i suoi colpi sono decisamente meno penetranti. Ne approfitta il fuoriclasse iberico che, non concedendo più nulla e lasciando andare il suo dritto micidiale, conclude la sfida sul 6-1 con 30 winners e solo 18 errori.

 

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Foto: LaPresse

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